Diritto di voto: la proposta di legge: a 16 anni invece che a 18 - Live Sicilia

Voto anche per i 16enni, l’idea arriva dalla Camera: cosa cambia

Presentata dal M5s
LA PROPOSTA
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2 min di lettura

ROMA – Diritto di voto a partire dai 16 anni di età. Questo il contenuto di una proposta di legge che arriva dai banchi del Movimento cinque stelle.

Una proposta che andrebbe a modificare l’articolo 48 della Costituzione, dove è prevista la soglia minima dei 18 anni per potere esprimere una preferenza alle urne. Un passaggio non semplice, quindi, dal momento che prevede un procedimento aggravato con la doppia lettura in Camera e Senato per la modifica della Carta.

Diritto di voto: la nuova proposta di legge

La proposta arriva dai deputati M5s Chiara Appendino, Lucia Baldino e Alfonso Colucci: la proposta di legge costituzionale numero 2.074 è attualmente depositata alla Camera. Alla base dell’idea il drastico calo della partecipazione al voto registrato nelle ultime tornate elettorali.

Una soluzione plausibile, quindi? Favorire una maggiore partecipazione dei giovani alla vita politica. A sostegno di questa tesi i proponenti citano il caso di alcuni paesi europei dove l’abbassamento della quota minima per il voto ha portato a una maggiore partecipazione. Austria, Scozia e Grecia glie sempi riportati dai parlamentari del movimento cinque stelle.

Cosa cambierebbe?

La proposta di legge, sostituirebbe “la maggiore età” (come l’articolo attualmente recita) con la locuzione “sedicesimo anno di età”, permettendo così ai 16enni di partecipare a tutte le elezioni: dalla Politiche, alle Europee, passando per Regionali e Comunali. Il numero di giovani introdotti alla base elettorale, secondo i calcoli, ammonterebbe a circa 1,2 milioni.

Quando potrebbe entrare in vigore la legge?

La proposta di legge costituzionale è al momento nella fase iniziale della sua discussione. Di fatto, anche se ha suscitato interesse, si trova ancora lontana dall’approvazione. È prevista una fase di discussione politica che potrebbe includere emendamenti e modifiche al testo originale.

Come legge costituzionale, per essere approvata deve seguire il solito e lungo iter parlamentare. Dopo il deposito, il testo dovrà essere esaminato dalle commissioni parlamentari e approvato, in doppia lettura, da entrambe le Camere.

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