CATANIA. Indennità di disoccupazione per i braccianti agricoli: qualcosa si muove. “Giudico molto positivamente l’incontro di oggi” così Maurizio Grosso, segretario generale del Movimento Braccianti e Forestali, commenta il confronto con i vertici dell’Inps. “Siamo riusciti ad aprire una partita che sembrava chiusa in modo irreversibile, riuscendo a rompere il meccanismo automatico che legava il destino delle aziende ritenute irregolari a quello dei lavoratori”.
I braccianti, senza indennità di disoccupazione, sono un po’ più vicini al loro traguardo. La soddisfazione dei sindacati, infatti, deriva dal fatto che, dopo le loro pressioni (e la manifestazione dei lavoratori che si è svolta due settimane fa), l’Ente ha provveduto a rimettere mano alla documentazione relativa alle aziende presso le quali i braccianti hanno svolto servizio. Un lavoro questo che ha dato i primi frutti, infatti: per i lavoratori di due aziende (su quattro) sindacalisti e vertici Inps hanno “definito le modalità dei pagamenti dell’indennità”.
La disoccupazione dovrebbe arrivare entro la fine di Settembre. Le altre due aziende, invece, “sono state bloccate dalla magistratura”. Per tale ragione, Maurizio Grosso intende incontrare personalmente i titolari delle indagini. Ad ogni modo, dalla documentazione passata sotto setaccio emerge che “le giornate non sono cancellate ma oscurate” quindi, se la situazione dovesse sbloccarsi si passerebbe direttamente ai pagamenti.
“Se non avessimo sollevato la questione tutti i lavoratori sarebbero rimasti esclusi dalla possibilità di ottenere l’ indennità di disoccupazione ed i contributi ai fini previdenziali” dice Grosso. Il sindacalista, inoltre, non nasconde una certa soddisfazione in vista del tavolo nazionale con il Ministero del Lavoro e dell’Inps perché dal caso particolare si può scardinare una logica generale: “ servono controlli in corso d’opera nelle aziende per evitare situazioni simili e non fare pagare ai lavoratori le irregolarità delle imprese.