CARINI (PALERMO) – La chiamavano tutti Sara. L’ultima volta era stata vista mentre rientrava a casa, con sé aveva i sacchetti della spesa. Da quel momento, circa due giorni fa, nessuno avrebbe più avuto sue notizie. Fino ad oggi, quando la figlia ed il nipote si sono recati a casa sua, al civico 16 di viale Palermo, una traversa del centralissimo corso Italia a Carini, ad una ventina di chilometri dal capoluogo. Una volta entrati nell’appartamento ai loro occhi si è presentata una scena terribile: Rosaria Simonetta, che avrebbe compiuto 55 anni tra alcuni giorni, era distesa a terra, nella camera da letto.
Intorno al collo aveva un paio di calze di nylon, strette al punto di soffocarla. Il nipote ha lanciato l’allarme al 118 disperato, lui e la figlia della donna sono stati avvolti dal panico. I sanitari giunti sul posto in pochi minuti hanno tentato di rianimarla, ma il cuore della donna aveva già smesso di battere. Rosaria Simonetta era una pensionata. Separata dal marito da circa otto anni, aveva sempre vissuto a Carini, dove erano in tanti a conoscerla. Aveva due figlie, una delle quali lavora all’estero.
I vicini di casa e coloro che negli ultimi tempi avevano con lei scambiato qualche parola, parlano di una donna che non aveva avuto una vita semplice, al punto da finire per un periodo di tempo nel tunnel della depressione. E’ anche questo aspetto che gli investigatori che infdagano per omicidio, vogliono accertare.
I carabinieri della compagnia di Carini, coordinati dal sostituto procuratore Sergio Demontis, infatti, non escludono alcuna alcuna pista e per tutta la giornata hanno ascoltato i residenti della zona ed i parenti di Rosaria Simonetta alla ricerca di elementi che possano contribuire all’indagine. Nel pomeriggio, nell’appartamento al primo piano in cui si è consumata la tragedia, si sono recati anche i medici legali che hanno effettuato una prima ispezione cadaverica. I rilievi all’interno dell’abitazione – dalla quale oggi nessuno avrebbe sentito provenire rumori sospetti – sono invece stati effettuati dagli uomini della Scientifica, a caccia di tracce che possano rappresentare la chiave del giallo che ha sconvolto la zona del Carinese.