PALERMO – E’ stato dimesso ed è tornato a casa Franco Agnello, il sindaco di Villafrati che più di venti giorni fa era risultato positivo al tampone del Covid-19 ed era stato ricoverato per un peggioramento delle condizioni. Il caso del primo cittadino era emerso insieme a quello di decine di residenti del paese del Palermitano che era stato nuovamente dichiarato ‘zona rossa’ dal presidente della Regione, Nello Musumeci, in seguito alla recente escalation di contagi: il provvedimento si era reso necessario dopo che gli uffici dell’Asp avevano segnalato la presenza di un cluster che contava almeno ottanta persone.
Zona rossa e monitoraggio
Da quel momento in poi era stato avviato un monitoraggio che ha permesso di accertare, man mano, un notevole calo dei positivi, al punto che il 13 ottobre scorso il provvedimento è stato revocato. Il sindaco è rimasto ricoverato per 22 giorni, ma finalmente l’incubo è finito: “Esco dall’ ospedale, ancora positivo – ha scritto sui social – sono un po’ provato, torno a casa e in famiglia (almeno in parte), e libero un posto in ospedale che in questo momento non è cosa da poco. Superate totalmente le difficoltà respiratorie, qualche acciacco ancora ci può stare, sono cautamente ottimista di potere a breve tornare a dare un contributo al mio Paese e alla squadra di Assessori e di Consiglieri che nella gestione dell’ emergenza in mia assenza non hanno fatto assolutamente sentire la mia mancanza”.
“Virus da non sottovalutare mai”
“Al dottor Francesco Di Lorenzo, a tutto il personale medico infermieristico agli operatori sanitari e a tutto il personale di supporto del Reparto Malattie Infettive dell’ Ospedale Civico di Palermo va il mio riconoscimento – prosegue Agnello – ed il mio grazie per la passione e la dedizione l’abnegazione che hanno al lavoro nelle condizioni proibitive in cui operano”. Poi il sindaco parla della consapevolezza dei rischi del Covid, vissuti in prima persona: “Quanto sperimentato nelle giornate in cui sono stato poco bene a casa e in questi 22 giorni di ospedale mi ha immerso nella dimensione “Vissuta e Reale” di soggetto positivo al Covid-19, sicuramente diversa e comprensibilmente a volte distante da quella percepita da chi anche se positivo ha avuto solo pochi sintomi o non ne ha completamente avuti, e da quanti hanno avuto la fortuna di rimanere estranei al contagio e regolano le loro azioni e i loro comportamenti influenzati da una visione tendente ad annichilire la pericolosità e gli effetti del virus”.
“Grazie agli eroi nei reparti”
“Ho personalmente realizzato quanto pesanti siano gli effetti fisiologici, psicologici, ed emotivi di questa malattia – sottolinea – sono stato partecipe e testimone della sofferenza delle persone che un comune destino mi ha dato la possibilità di incrociare e nello stesso tempo ho avuto un l’occasione straordinaria di sperimentare e di certificare personalmente che a tutela della nostra salute c’e’ un gruppo di EROI che quotidianamente e in maniera instancabile lavorano in condizioni proibitive per i limiti dovuti ai dispositivi di sicurezza e non solo, con turni estenuanti, sprezzanti del rischio per la loro stessa salute, consapevoli che la loro funzione è essenziale e fondamentale in questo momento drammatico della nostra storia e che con grande senso di responsabilità operano al servizio di noi Cittadini, del Paese e della storia. Grazie a tutto il personale Sanitario del Reparto Malattie infettive dell’ Ospedale Civico di Palermo, Grazie a tutto il Personale Sanitario impegnato nella gestione dell’ emergenza Nazionale. Il ringraziamento agli operatori del 118 Giuseppe Spanò e Stefano Leto che mi hanno riportato a casa lo estendo a tutto il Personale del 118 per il lavoro altrettanto straordinario, eccezionale e necessario che stanno svolgendo nella gestione di questa emergenza. Onore e merito a tutti loro”, conclude Agnello, ricevendo centinaia di messaggi da parte dei propri concittadini, da amici e parenti, che in queste lunghe settimane gli hanno manifestato, anche sui social, la propria vicinanza”.