Droga conservata nel congelatore, in manette gestore di un pizzeria - Live Sicilia

Droga conservata nel congelatore, in manette gestore di un pizzeria

Sono state rinvenute 70 dosi di cocaina, destinate alla vendita al dettaglio
IN PROVINCIA DI PALERMO
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SAN CIPIRRELLO (PA) – I carabinieri della stazione di San Cipirello hanno arrestato un 47enne del posto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di arma clandestina.

I militari, notato nei giorni precedenti un viavai sospetto nei pressi dell’abitazione dell’indagato, in particolare durante le ore serali, hanno predisposto un mirato servizio antidroga nel comune di San Cipirello.

All’interno della casa dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, sono state rinvenute 70 dosi di cocaina, destinate alla vendita al dettaglio.

Lo stupefacente è stato ritrovato all’interno del congelatore, ove l’indagato avrebbe tentato di nascondere la sostanza nel tentativo di occultarne la presenza all’arrivo dei Carabinieri.

Inoltre, nel corso della perquisizione è stata trovata la somma di circa 1.600 euro, ritenuta provento dell’attività illecita.

La perquisizione è stata estesa anche alla pizzeria gestita dal 47enne ove, è stata rinvenuta, nascosta in un’intercapedine, una pistola a tamburo calibro 38 con matricola abrasa con caricatore con 8 proiettili, perfettamente funzionante.

L’arresto dell’uomo è stato convalidato ed il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo ha disposto la custodia cautelare in carcere dello stesso che è stato associato presso la casa circondariale “Pagliarelli”.

La droga sequestrata, che avrebbe potuto fruttare migliaia di euro, verrà analizzata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo.

L’arma con matricola abrasa è stata invece inviata al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti balistici, dattiloscopici e biologici finalizzati a verificare la provenienza dell’arma e se la stessa sia mai stata utilizzata. Il legale della difesa, l’avvocato Antonio Di Lorenzo, farà il riesame. Secondo i parenti dell’indagato, i soldi altro non sarebbero che l’incasso della pizzeria mentre temono che la pistola potesse servire per il più tragico dei gesti autolesionistici.


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