PALERMO – Un’agenda arancione e una sfilza di nomi da decifrare. La contabilità della droga. Partono da 23 pagine strappate le indagini dei carabinieri sulla rete di spacciatori della Kalsa. Lunedì scorso è stato arrestato Stefano Balsamo, 34 anni. In casa aveva della droga, resta da capire a chi appartenevano la contabilità e i ventimila euro in contanti sequestrati in un altro appartamento della stessa palazzina dove vive Balsamo. All’indagato sono stati concessi gli arresti domiciliari al termine dell’interrogatorio, accogliendo la richiesta del suo legale, l’avvocato Giulio Bonanno.
Quando i carabinieri sono arrivati nella palazzina di via Carlo Ventimiglia, a pochi metri dallo Spasimo hanno notato una mano che gettava dei fogli dalla finestra che sporge sul pozzo di luce. Solo dopo avrebbero capito l’importanza di quella immagine. Evidentemente qualcuno si era accorti dei militari. Durante la perquisizione in casa del fratello di Stefano Balsamo, Gianluca, indagato a piede libero, è saltata fuori l’agenda del 2016.
Mancavano delle pagine, quelle dall’1 al 22 gennaio. E così il pensiero è andato subito ai fogli visti cadere dalla finestra. Ventitré fogli con le iniziali di decine di nomi, seguite da cifre. Per recuperarli sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Gli investigatori del Nucleo operativo e della Compagnia di piazza Verdi sono certi che si tratti della contabilità della droga. Ad ogni abbreviazione corrisponde il nome di un pusher. A giudicare da alcune cifre vi sarebbero annotati pure i grossisti. I fogli potrebbero essere la chiave per scoprire l’anello superiore della catena.
La Kalsa – assieme a Ballarò, Sperone, Borgo Vecchio e Guadagna – è una delle piazze principali dello spaccio cittadino. Uno spaccio “regolato” da Cosa nostra che dei soldi della droga ha bisogno per serrare i ranghi dei clan. Ecco perché decriptare il contenuto delle pagine potrebbe svelare un circuito molto più ampio.