I carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, coordinata dalla procura di Gela, ha preso il via nell’aprile 2009 dall’osservazione di alcune fasi dello spaccio di droga nel centro storico della città. E’ stata così smantellata un’attiva rete dedita al traffico di cospicue quantità di cocaina e hashish, che aveva fatto di Gela uno dei punti di approvvigionamento più importanti della Sicilia sud-orientale. La droga proveniva prevalentemente dai mercati del catanese e del palermitano. Tra gli arrestati, tutti italiani ad eccezione di un tunisino, anche una donna.
Gli arresti nell’operazione, denominata “fact Ice”, sono stati eseguiti tra Gela, Palagonia, Catania e Palermo nei confronti dei componenti di tre gruppi di trafficanti che operavano nel centro storico di Gela e dei loro fornitori di Catania e Palermo. Gli arrestati sono Massimo Vella, di 36 anni; la moglie Morena Fidone, di 31; Francesco Vizzini, di 28; Francesco Salsetta, di 20; Crocifisso Romano, di 29; Davide Cuvato, di 20; Danilo Emanuele Manna, di 19, Luca Vizzini, di 25; Marco Catania, di 28; Emanuele Susino, di 33; Giuseppe Romano, di 29, tutti di Gela. Tra i destinatari dell’ordinanza un tunisino, Mahmoud Mnasser, di 33 anni, al quale l’ordinanza è stata notificata in carcere perché già detenuto. Arrestati anche, tre presunti fornitori di droga all’ingrosso: Giacomo Cannavò, di 37 anni, di Catania; Giuseppe Licciardino, di 30, di Palagonia; Vittorio Griffo, di 34, di Palermo. Per tutti l’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli ordini di custodia cautelare sono stati firmati dal gip di Gela Veronica Vaccaro su richiesta del procuratore della Repubblica Lucia Lotti.