PALERMO- Venti pusher con età compresa tra il sedici ed i quarant’anni sono state arrestate per spaccio di droga in una delle piazze palermitane dove l’attività dei pusher è da sempre florida. E’ quella del quartiere Falsomiele, ancora una volta al centro di una retata della polizia che mette a frutto tre anni di indagini. Un monitoraggio costante in una zona complicata, dove l’organizzazione aveva ormai adottato stratagemmi di ogni tipo per tentare di sfuggire ai poliziotti. Alcuni di loro facevano da palo o da vedette nei punti in cui avveniva lo scambio dei soldi con la droga, altri mettevano in atto delle vere e prorie “staffette”, prendendo nel giro di pochi minuti il posto del complice-pusher provando a sviare la polizia.
Spacciavano nei pressi di una scuola del quartiere e vicino ad una chiesa: per tutti, si tratta delle aggravanti che si aggiungono al reato di spaccio. I pusher individuati nel corso dell’operazione “Tryu”, infatti, si appostavano vicino all’istituto comprensivo Luigi Pirandello di via dell’Usignolo, ma anche dalle parti della chiesa di quartiere, la parrocchia di San Giovanni Maria Vianney di via della Capinera, dove i clienti, che provenivano anche da altre province, raggiungevano i propri pusher. Il consumo della droga, come risulta dalle indagini, è notevolmente aumentato nella Sicilia occidentale, raggiungendo picchi preoccupanti soprattutto nei weekend e nel periodo estivo.
Personaggi di spicco all’interno dell’organizzazione, come precisa il vice questore aggiunto Carmine Mosca, erano Giovanni Rizzuto, di 40 anni e Giovanni Ribaudo di 43. “Ma non c’era un vertice vero e proprio – sottolinea Mosca – la gerarchia si basava essenzialmente sull’età anagrafica”. Cinquanta le cessioni di droga – per la maggior parte cocaina ed eroina – che sono state monitorate ed accertate dalla polizia. Un volume d’affari elevatissimo: basti pensare che le dosi di droga sequestrate – tra queste anche hashish e marijuana – sono più di cinquecento. A contibuire alle indagini, le intercettazioni telefoniche tra il 2009 e i primi mesi di quest’anno.
Ecco i nomi degli arrestati: In carcere sono finiti i palermitani Roberto La Mattina, 24 anni; Davide Marsalone, 24 anni; Ciro Di Miceli, 46 anni; Cosimo Anselmo, 46 anni; Giuseppe Caruso, 24 anni; Giovanni Ribaudo, 44 anni; Salvatore Musso, 34 anni; 41 anni; Francesco Paolo Arizzi, Giovanni Rizzuto, 40 anni. Obbligo di dimora invece per il siracusano Vincenzo Sangregorio. Ai domiciliari, Antonino Ribuffo, di 28 anni, Angelo Mendola, 24 anni, Claudia Zampardi, 23 anni, Marco Bisiccè, 23 anni, Francesco Angelo, 29 anni, Rocco Angelo, 21 anni, Fabio Fragale, 23 anni, Francesco Paolo Ricco, 40 anni e Giovanni Bisiccè, 29 anni. A fare parte dell’inchiesta anche tre minori, la cui posizione è al vaglio della Procura dei Minorenni.