Tragedia al petrolchimico di Priolo | Muoiono due operai trentenni - Live Sicilia

Tragedia al petrolchimico di Priolo | Muoiono due operai trentenni

Stavano effettuando lavori di manutenzione quando sembra siano caduti in un pozzetto. La versione dell'Eni.

nel siracusano
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SIRACUSA – Incidente mortale sul lavoro stamane intorno alle 11 nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo (Siracusa): due operai trentenni di un’azienda metalmeccanica dell’indotto stavano effettuando lavori di manutenzione quando sembra siano caduti in un pozzetto. Sul posto sta arrivando il magistrato che ha già disposto il sequestro dell’area.

Sono Salvatore Pizzolo, 37 anni, e Michele Assente, 33 anni, i due operai morti nella Raffineria di Priolo. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente. I sindacati hanno proclamato per domani lo sciopero generale, al quale aderiranno tutte le categoria impegnate nella Raffineria e nell’indotto.

“Ci stringiamo forte alle famiglie dei due operai siracusani, morti a causa di un grave incidente alla raffineria Eni Versalius di Priolo. Ancora una volta si tratta di una tragedia annunciata vista la continua assenza di controlli nell’assegnazione degli appalti. Un problema da anni denunciato da questo sindacato”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Emanuele Sorrentino della Uiltec Sicilia, che hanno già indetto per domani 8 ore di sciopero: “Chiediamo più controlli e una formazione continua per gli operai. Non è possibile andare avanti così”.

“Sono incidenti che non possono e non devono accadere. Adesso vanno accertate le responsabilità ma va fatta anche subito una riflessione sulle falle negli appalti di un grande sistema industriale che possono, come in questo caso , determinare la morte di lavoratori”, dice il segretario generale della Cgil siciliana Michele Pagliaro. “Due giovani vite stroncate, è intollerabile”, scrive la Cisl siciliana guidata da Mimmo Milazzo, rimarcando d’essere “a fianco delle famiglie”. E denunciando, in una nota, i “ritardi cronici in tema di controlli per la sicurezza dei lavoratori”.

*Aggiornamento ore 14.26
I due operai morti nello stabilimento Versalis di Priolo, inforna l’Eni, stavano svolgendo operazioni di ispezione con utilizzo di videocamera e robot in un pozzetto della rete fognaria oleosa dell’impianto etilene. “Al momento – spiega l’Eni – sono in corso gli accertamenti con l’obiettivo di individuare la dinamica dell’incidente e le relative cause”. La società esprime “le più sentite condoglianze alle famiglie coinvolte in questo tragico incidente”.

Per domani, 10 settembre, il sindacato unitario ha indetto uno sciopero generale di otto ore in tutta la zona industriale aretusea, dando appuntamento alle 6,30 davanti alla portineria centrale del polo petrolchimico. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, accorsi sul luogo della tragedia insieme ai responsabili del settore industria dei tre sindacati, hanno chiesto alla magistratura di accertare sollecitamente l’esatta dinamica di quanto accaduto.

*Aggiornamento ore 19.43

“Sulla base delle prime informazioni raccolte dall’azienda e fermo restando che la reale dinamica dell’evento è tuttora in corso di accertamento da parte delle autorità, sarebbe da escludere la possibilità di una caduta accidentale dei due operatori all’interno del pozzetto di circa 40 centimetri di larghezza”. Lo afferma in una nota l’Eni dopo la morte di due operai nello stabilimento Versalis di Priolo, Salvatore Pizzolo, 37 anni, e Michele Assente, 33 anni, mentre stavano svolgendo operazioni di ispezione con utilizzo di videocamera e robot in un pozzetto della rete fognaria oleosa dell’impianto etilene. “Infatti, l’attività per la quale era stata incaricata la ditta esterna – prosegue l’Eni – non prevedeva per la sua esecuzione l’ingresso all’interno del pozzetto, come esplicitato dal relativo permesso di lavoro, bensì l’ispezione di routine dell’asta fognaria collegata al pozzetto, mediante utilizzo di apposita videocamera e robot controllati dall’esterno. Versalis (Eni) conferma “che al momento non è stata richiesta né effettuata nessuna interruzione delle attività produttive dello stabilimento di Priolo”. (ANSA).


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