RAGUSA – Il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì ha proclamato il lutto cittadino per oggi, dopo le due tragedie accadute nel comune di capoluogo in cui hanno perso la vita Giovanni Baglieri, pensionato di 75 anni e Raffaele Antoci, operaio di 54 anni. Il primo è morto cadendo da una scala mentre era nell’azienda agricola del figlio in contrada Radduina tra Ragusa Ibla e la frazione di San Giacomo e il secondo nell’azienda di prefabbricati Sicep della zona industriale di Ragusa. “E stata ieri una giornata – dice il sindaco – improvvisamente amara per la nostra città. Ancora frastornati dall’emergenza covid, che lega insieme crisi sanitaria, sociale ed economica con un’ansiosa e comprensibile smania di ripartenza, nelle ultime ore abbiamo vissuto tragedie buie e inaspettate. Con la Giunta municipale abbiamo condiviso la decisione di proclamare il lutto cittadino per queste vittime: doveroso unirci al cordoglio dei loro cari”.
(ANSA).
purtroppo questi sono i risultati che offre la politica consociativa,dove i primari ,i direttori sanitari i manager vengono nominati per volere politico non per i meriti.finchè non ci ribelliamo a tutto cio..potrà succedere qualcosa di simile.il merito prima di tutto.
Purtroppo è successo e succederà ancora, perché la Medicina non è la Matematica, due più due non fa quattro…..Per quanto sia difficile da accettare, ci saranno sempre morti per mano di medici, quegli stessi medici che dovrebbero salvarci…….Questo non vuol dire che non bisogna accertare la verità su ciò che è successo alla piccola Gloria, o ad altri esseri umani che, come lei, hanno perso la vita nel momento di maggiore speranza……..
X Simone.
Ma lo hai capito o no che Gloria è morta a ROMA (R O M A) e non in Sicilia?
Simone sei pregato di collegare la caffettiera, al momento esce solo scumazza!
Questo sig. Simone e’ un po’ fuori dalle notizie, si informi. Il Parroco per il ruolo che riveste non può accusare alcuno, ci penseranno i magistrati ed i giudici. Poi da quello che riesco a percepire la nostra vita e’ costellata da vicende più o meno razionali, e purtroppo quello del decesso della piccola Gloria lo è. Ma attenti a generalizzare, altrimenti dovremmo stare qui ad accusare continuamente i preti di pedofilia, i magistrati e giudici di malagiustizia e via dicendo. Attenti a non accusare alcuno, ogni categoria ne ha almeno uno scheletro negli armadi. Caro parroco di Gela pensi bene ad insegnare a vive il cristianesimo e non ad istigare odio!
mi spiace sentire queste parole proprio da un prete. Innanzi tutto non sono ancora accertate le responsabilità, e poi la malasanità non è così dilagante fino a rappresentare addirittura una piaga (mi sembra che ci siano altri più evidenti problemi) in Italia. Se ci sono dei colpevoli è giusto che paghino, ma è bene ricordare che ogni manovra chirurgica comporta dei rischi e magari l’anestesista che ha posizionato quel catetere ne avrà inseriti altri dieci quel giorno senza problemi. E’ morta una bimba e questo è grave e dispiace, ma sparare a zero senza sapere di che cosa si sta parlando è inammissibile, si fomenta l’odio e la sfiducia in un sistema sanitario che ha si dei problemi, ma anche delle realtà encomiabili ed è ancora oggi accessibile a tutti.
e poi cosa centra la sicilia e la sanità siciliana in tutto ciò?