Dybala: "La squadra mi aiuta | Zamparini sa bene come vendermi" - Live Sicilia

Dybala: “La squadra mi aiuta | Zamparini sa bene come vendermi”

L'attaccante argentino, in un'intervista, ribadisce la propria preferenza per una permanenza in Italia dopo il suo addio al Palermo. Sul presidente dice: "Il suo paragone con Messi serve per vendermi a un prezzo migliore". E ammette che potrebbe mancargli Franco Vazquez.

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PALERMO – L’addio di Paulo Dybala al Palermo si fa sempre più vicino, ed è lo stesso attaccante a dare il via ai saluti. “Sono sicuro che il Palermo sarà forte anche senza di me”, ha dichiarato l’argentino a “La Repubblica”, dando un ulteriore conferma sulla sua partenza al termine della stagione. Una perdita difficile da colmare sul piano tecnico, ma che per il giovane numero 9 non va considerata come un indebolimento: “Prima di arrivare in rosanero, in Argentina tutti conoscevano il Palermo come una squadra forte. La retrocessione ci ha fatto male, ma adesso siamo tornati in serie A. Zamparini e Iachini possono fare grandi cose per il Palermo anche se io non ci sarò più”. Parole che, ancora una volta, hanno il sapore dell’addio, nonostante ci siano ancora sei partite di campionato da disputare: “Penso a restare concentrato e a fare bene in campo – rassicura Dybala -. Non penso a quello che accade fuori”.

Fa bene a non pensarci, Dybala, perché lì fuori si stanno sfidando a suon di milioni per poterselo accaparrare. C’è chi tratta in silenzio e chi, come l’Inter, si presenta di persona per visionarlo allo stadio. È quanto accaduto lo scorso weekend a Parma, con Roberto Mancini in tribuna per tenere d’occhio il talento argentino: “Mi fa piacere. È una cosa che mi riempie di orgoglio, ma certamente quando vado in campo non guardo chi c’è seduto in tribuna. Io, quando entro in campo, penso solo a dare il meglio per me stesso e per la squadra. Non penso se in tribuna c’è qualcuno che mi sta osservando. Io ho sempre cercato di dare il meglio, ma questo è quello che vogliono fare tutti e che stiamo facendo tutti. La squadra in questo senso mi ha aiutato tantissimo”. Un aiuto che si vede anche fuori dal campo, con amici veri come Vazquez: “Con Franco abbiamo un rapporto bellissimo. Con lui ci siamo trovati benissimo sia dentro che fuori dal campo. Con lui c’è un’amicizia troppo grande. Ma ci sono giocatori come Barreto o Maresca che sono stati fondamentali per me”.

Amicizie che dovranno superare lo scoglio della lontananza. Il suo futuro, infatti, non è detto che possa essere ancora in Italia: “In Italia mi trovo bene. Quando sono arrivato non è stato semplice, ma sono cresciuto e mi sono ambientato. È chiaro che sarebbe bello anche fare una esperienza all’estero per provare a misurarsi con un’altra realtà, ma in Italia sto benissimo. Non ho una squadra preferita. In questo momento la mia unica squadra è il Palermo. Il campionato non è finito. Ci sono due mesi per raggiungere i nostri obiettivi. Sono concentrato sul Palermo e poi, in futuro, si vedrà”. La richiesta economica di Zamparini, però, spaventa i club della Serie A: “Io non ci penso. Lui ovviamente dice queste cose perché fa il suo mestiere e cerca di ottenere il massimo. Lui ha avuto il merito di avere sempre creduto in me. Io cerco di non pensarci. Queste cose non mi piacciono”.

Nessuna certezza dunque sulla destinazione futura. Mancano almeno altri due mesi per aprire la finestra di mercato e da lì capire quale possa essere la nuova squadra di Dybala: “Di questo si stanno occupando mio fratello e il mio procuratore. Sono loro che stanno parlando con il presidente. Io gioco e penso a quello che mi dice di fare il mister. L’unico accordo che ho è con il Palermo. È questo l’unico accordo al quale tengo e che voglio rispettare sino in fondo”. E se il futuro parlasse spagnolo? D’altronde lo stesso Dybala non ha mai nascosto la propria preferenza per le big della Liga, viste dal vivo nel Clasico del Camp Nou: “Sono andato a vedere una partita di calcio come tanti altri miei colleghi. Barcellona-Real Madrid è una partita unica al mondo. Si possono imparare tante cose. Ci sono i calciatori più forti del mondo. Il Camp Nou è stadio bellissimo. Giocarci farebbe piacere a chiunque e sarebbe un sogno per chiunque”.

Se dovesse restare in Italia, invece, dovrà ritrovarsi il Palermo come avversario. Una sensazione strana da descrivere, da giocatore dei rosa: “Io sto dando tutto per i tifosi e per il Palermo. Se dovessi tornare qua con un’altra maglia sarà sicuramente una sensazione strana. La maglia del Palermo mi è sempre piaciuta, adoro indossarla e continuerò a difenderla sino alla fine”. Un ultima speranza, da qui al termine della stagione, è quella di trovare nel cassetto un’altra maglia, oltre a quella rosanero: “Il sogno della nazionale c’è sempre. In questo momento è il massimo. I giocatori dell’Argentina sono tra i più forti al mondo e la concorrenza è grande. La convocazione sarebbe un’emozione troppo grande che non si può spiegare, ma io gioco in una posizione nella quale ci sono già tanti campioni. Il fatto che Martino sia venuto a vedermi significa già qualcosa. Se è venuto a Palermo ci sarà stato un motivo ed è molto importante”.


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