Acireale, caccia al killer di Rovito | Omicidio maturato nella sfera privata - Live Sicilia

Acireale, caccia al killer di Rovito | Omicidio maturato nella sfera privata

Gli inquirenti stanno passando al setaccio le frequentazioni private del bracciante agricolo 58enne: c'è da individuare il movente di un omicidio efferato.

 

ACIREALE. Ha i connotati di una vera e propria esecuzione l’omicidio del 58enne Giovanni Sebastiano Rovito ucciso sabato notte in via Pascoli, nel popolare quartiere di Piazza Dante ad Acireale, all’interno della propria automobile con alcuni colpi di pistola calibro 7,65. Sei i bossoli rinvenuti sul luogo dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale. Ma ad una prima ispezione cadaverica compiuta dal medico legale sembrerebbero cinque i proiettili, tutti esplosi a distanza ravvicinata, che hanno raggiunto l’uomo prima al torace e poi, quando stava tentando di sfuggire al suo carnefice, alla schiena. Dubbi che saranno sciolti oggi al termine dell’autopsia fissata all’ospedale Garibaldi di Catania.

L'abitazione della vittima

Il killer ha sparato dopo essersi avvicinato al lato guida dell’automobile, una Nissan Qashqai, colpendo il 58enne attraverso il finestrino. La vittima, ritrovata riversa sull’asfalto davanti allo sportello aperto del lato conducente, non ha avuto scampo, morendo a poche centinaia di metri dalla propria abitazione nella quale abitava con due dei tre figli. I primi ad intervenire sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale. Una pattuglia si trovava proprio a quell’ora nel cortile del complesso abitativo di via Pascoli 16 per un altro intervento. Non si esclude a questo punto che possa esserci un collegamento tra i due episodi. I militari avrebbero avvertito distintamente gli spari, portandosi subito sulla strada. Ma al loro arrivo Giovanni Sebastiano Rovito era già privo di vita e del sicario non vi era traccia.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Catania Fabrizio Aliotta, che ha raggiunto la scorsa notte Acireale, stanno scandagliando la vita privata del bracciante agricolo in cerca di un movente che possa aver scatenato la furia omicida. L’uomo, che aveva piccoli precedenti per reati contro il patrimonio risalenti a 25 anni fa, non avrebbe legami diretti con gli ambienti della criminalità. Una vita apparentemente tranquilla la sua, come sottolineano gli stessi vicini di casa. Nel tempo libero amava riunirsi con i colleghi in un bar di Aci Catena. Nonostante si fosse trasferito ad Acireale molti anni fa, non aveva mai abbandonato i suoi luoghi di origine. Le uniche preoccupazioni riguardavano la famiglia. Dissapori con la moglie, sfociati mesi fa nella separazione. Gli inquirenti avrebbero già sentito ieri i familiari e gli amici più stretti. La pista dei dissidi di natura privata sarebbe quella privilegiata in questa delicata fase delle indagini.


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