"E Ciccio mi disse: ti passo il maestro Battiato..."

“E Ciccio mi disse: ti passo il maestro Battiato…”

L'incontro in Missione con Biagio Conte, con un retroscena miracoloso.
LA MORTE DEL MAESTRO
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PALERMO- “E io gli ho detto: Ciccio, visto che sei così bravo, portaci Franco Battiato. Lui, dopo qualche giorno, arriva in direzione, mi passa il telefono e mi dice: ‘Don Pino, qua c’è il maestro Battiato che vuole parlare con te'”. La storia, fra il tenero e il miracoloso, la racconta don Pino Vitrano, storico asse portante della Missione ‘Speranza e Carità’, fondata da Fratel Biagio Conte.

“C’era Ciccio, questo amico, che aveva avuto ruoli importanti in banca – dice don Pino – e che si trovava ospite della Missione per svariati problemi. Conosceva tutti. E mi diceva: ‘Don Pino, invitiamo Tuccio Musumeci’. Ed ecco Tuccio Musumeci. ‘Don Pino, invitiamo Pino Caruso’. Ed ecco Pino Caruso. E’ stato con noi per qualche anno, poi gli abbiamo trovato una sistemazione in affitto. Allora gli ho detto: portami Battiato. E lui è entrato in direzione con il telefono: ‘Don Pino, c’è il maestro Battiato e vuole parlare con te’. Era davvero il maestro, fu cortesissimo, promise che sarebbe venuto a trovarci a Palermo e che, in quel momento, non poteva. In effetti fu così. Si innamorò della nostra opera. Ricordo la sua semplicità e il suo affetto come doni inestimabili”.

Un rapporto sincero, testimoniato da più voci, dalle anime generose che operano nella Missione di Biagio Conte. Ottavio Amato ha pubblicato su Facebook una foto eloquente che pubblichiamo: Franco Battiato e Biagio Conte, con sé medesimo sullo sfondo. Accanto, un breve e commosso testo: “Dopo una vita passata a seguire i suoi concerti, nel 2001 l’incontrai due volte di fila: la prima volta in agosto, in Missione da Fratel Biagio: lo salutai con un ‘buongiorno Maestro’ e lui mi replicò ‘non mi chiamo Maestro, io sono Franco!’ … gli risposi: ‘Va bene Franco, io sono Ottavio!’. La seconda volta in settembre, all’inaugurazione della mostra di pittura del mio compianto amico Francesco Sciortino: lo aspettavo sul pianerottolo per fotografarlo e salendo le scale mi vide, salutandomi con un deciso ‘Ciao Ottavio!’, risposi ‘Ciao Franco’”.

Fabrizio Escheri ha ricordato: “Ho avuto il piacere di accompagnarlo nella visita alla Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte. Promise che avrebbe fatto un concerto dedicato agli ultimi che vivono in Missione. Non ce n’è stato il tempo. La sua musica resterà immortale”.

Immortale, nonostante il trapasso. Immortale come Ciccio che aveva chiamato il maestro a raccolta per una buona causa e che ha chiuso gli occhi, qualche anno fa.

(nella foto: Franco Battiato, Biagio Conte e Ottavio Amato)


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