E il Pdl si separa anche nei convegni - Live Sicilia

E il Pdl si separa anche nei convegni

Camere separate. Proprio come nel romanzo di Tondelli, quel che resta del Pdl siciliano si divide anche nella convegnistica. E così accade che nello stesso pomeriggio, Palazzo dei Normanni ospiti due ministri del governo Berlusconi. Ma in due convegni diversi. Il Guardasigilli Angelino Alfano presenzia al dibattito promosso dall'europarlamentare di strettissima osservanza alfanian-schifaniana Salvatore Iacolino sui temi della sicurezza nell'era del trattato di Lisbona. A qualche metro di distanza, Altero Matteoli discetta di infrastrutture in un dibattito promosso dal giornale "Il Siciliano".
Palazzo dei Normanni
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Camere separate. Proprio come nel romanzo di Tondelli, quel che resta del Pdl siciliano si divide anche nella convegnistica. E così accade che nello stesso pomeriggio, Palazzo dei Normanni ospiti due ministri del governo Berlusconi. Ma in due convegni diversi. Il Guardasigilli Angelino Alfano presenzia al dibattito promosso dall’europarlamentare di strettissima osservanza alfanian-schifaniana Salvatore Iacolino sui temi della sicurezza nell’era del trattato di Lisbona. A qualche metro di distanza, Altero Matteoli discetta di infrastrutture in un dibattito promosso dal giornale “Il Siciliano”.

Sala gialla dell’Ars per il popolo “lealista” che ascolta Alfano (con presenze non solo politiche vista la grande folla di avvocati e giuristi), Sala del Vicerè per Matteoli circondato dal vecchio popolo di An, tra gli altri l’assessore Luigi Gentile, Enzo Fragalà e ovviamente Guido Lo Porto, regista dell’iniziativa. Unico comune denominatore, il padrone di casa Francesco Cascio, che da presidente dell’Ars dà il benvenuto a entrambe le iniziative.

All’arrivo a Palazzo dei Normanni basta un cartello per smistare le due anime del fu Pdl, dilaniato dalla pietra dello scandalo che ha nome Raffaele Lombardo. Quest’ultimo, peraltro, atteso nel convegno aennino. Ci fosse stato, si sarebbe sfiorato l’incontro con Alfano. E chissà quante cose avrebbero avuto da dirsi, dopo la guerra feroce tra ex alleati che ha portato alla nascita dell’ultima giunta del leader autonomista. Ci ha pensato Sant’Agata a sventare il faccia a faccia. Lombardo è stato a Catania per la Santuzza e al suo posto è intervenuto il vicepresidente della Regione Michele Cimino. Sarà per la prossima volta. O per il prossimo doppio convegno.


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