PALERMO – “Palazzo dei Normanni è libero”. Un tweet del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone annuncia quanto successo intorno alle 19,30 della sera, quando a conclusione della giornata dei ‘No Muos’, che hanno protestato a Palermo, i dieci attivisti che da ieri pomeriggio occupavano Sala d’Ercole hanno smobilitato dalla sede dell’Assemblea regionale. Quando hanno abbandonato quello che più volte, in queste ultime ore, avevano definito “un palazzo-museo”
Una protesta “simbolica” l’avevano definita ieri direttamente dall’interno del Palazzo. E, infatti, lo stesso Ardizzone oggi ha definito l’iniziativa degli attivisti di Niscemi “un’occupazione civile”. Nessun momento di tensione, esclusione fatta per quando il deputato questore Paolo Ruggirello è stato avvertito che alcune persone si erano intrufolate e chiuse a Sala d’Ercole entrando come turisti e riuscendo a sfuggire alla vigilanza. Da quel momento il Palazzo è stato reso inaccessibile dall’esterno. Digos, polizia e carabinieri sono stati all’Ars fino ad oggi pomeriggio, quando, alla fine, gli attivisti sono usciti ‘accompagnati’ da una delegazione di manifestanti che è salita a “riprenderseli”.
Nessuno li aveva intrappolati lì dentro, è vero, ma i compagni degli occupanti, che nel frattempo avevano sfilato per la città protestando contro l’installazione del Muos nella sughereta di Niscemi, avevano paura di “possibili ripercussioni”. Per esempio l’arresto. Così, un gruppo di attivisti e mamme No Muos, è riuscito, dopo vari tentativi, a superare la schiera di forze dell’ordine che in tenuta antisommossa sorvegliavano l’ingresso turistico al Palazzo ed è andato a prenderli. Insieme a loro, poi, è riuscito. E a piazza Indipendenza, esattamente tra i due poli del potere siciliano (l’Ars e Palazzo d’Orleans), ad attenderli c’era una folla urlante che ha ricoperto i dieci attivisti di applausi e li ha sommersi di cori di incoraggiamento.
“Nessuno è venuto a parlare con noi – ha raccontato Elvira Cusa, una degli occupanti – nonostante noi avessimo chiesto un incontro con tutti i capigruppo dell’Assemblea. Ma noi, con questo atto, abbiamo dimostrato che questi palazzi di potere sono solo dei musei, con la politica noi non abbiamo più nessuna interlocuzione, possiamo soltanto lottare, portando avanti la causa in cui crediamo singolarmente, come cittadini e come persone”. In realtà, però, i ragazzi che si sono chiusi ieri a Sala d’Ercole non sono stati del tutto soli. Prima Erasmo Palazzotto, parlamentare nazionale di Sel, che nel tardo pomeriggio è andato a fare visita ai No Muos che avevano occupato, poi i deputati del Movimento 5 Stelle, alcuni dei quali sono addirittura rimasti lì tutta la notte, e si sono alternati per garantire agli attivisti cibo e quanto necessario per passare lì la notte. Nonostante le resistenze dei sorveglianti, che si erano opposti all’intenzione di introdurre cibo nel Palazzo. Un atto che ha trovato anche l’apprezzamento dello stesso presidente Ardizzone, che alla fine di questa lunga giornata ha scritto: “Grazie agli onorevoli Ruggirello, Francesco Cappello, Giampiero Trizzino, Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, che senza clamore hanno tutelato la nostra istituzione”.