È morta a 68 anni| la coreografa tedesca Pina Bausch - Live Sicilia

È morta a 68 anni| la coreografa tedesca Pina Bausch

Fu protagonista nella 'Primavera di Palermo'
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Pina Bausch

E’ morta di cancro a 68 anni la grande coreografa tedesca Pina Bausch. La Bausch, nata a Solingen il 27 luglio del 1940, è stata direttrice artistica, dal 1973, del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch con sede a Wuppertal, in Germania, considerato il più importante gruppo del tanztheater.

Nel 1989 col suo spettacolo “Palermo Palermo” divenne una delle protagoniste della “Primavera” del capoluogo siciliano. “Con Pina Bausch scompare una straordinaria intellettuale e una grande interprete della cultura tedesca e mondiale”. Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell’Italia dei valori, esprime dolore e cordoglio. “Era un’artista indimenticabile che ha rivoluzionato la danza contemporanea. Il suo spettacolo ‘Palermo Palermo’, andato in scena in prima mondiale nel 1989 quando ero sindaco della citta’, e’ stata un’esperienza indimenticabile, per i palermitani e per la citta’ di Palermo. La sua assenza sara’ incolmabile, come artista e come persona a me molto cara”.

La Bausch iniziò la sua carriera adolescente, esibendosi in piccoli ruoli di attrice nel teatro di Solingen. La sua formazione artistica avvenne nella Folkwang Hochschule di Essen, diretta da Kurt Jooss, dove nel 1955 la Bausch si iscrisse, iniziando ad apprendere i rudimenti dell’arte della danza in direzione espressionista.

In seguito si trasferì, grazie ad una borsa di studio, a New York, dove si iscrisse alla Juillard School of Music. Dopo il rientro in Germania nel 1962, che la vide impegnata ancora come danzatrice, la Bausch iniziò, dal 1968, a comporre le prime coreografie per il corpo di ballo della sua prima scuola, la Folkwang Hochschule, del quale l’anno successivo divenne la direttrice.
Nel 1973 fonda il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, cambiando nome al già esistente corpo di ballo di Wuppertal. Le composizioni della Bausch iniziano a riscuotere un indiscusso successo, girando in tournée mondiali ed accumulando riconoscimenti. Inizialmente ispirate ad alcuni capolavori artistici, letterari e teatrali, le coreografie della Bausch subirono una svolta decisiva dopo la realizzazione del suo spettacolo più celebre, Café Müller (1978), composto sulle musiche di Henry Purcell. Già tendenzialmente spinte verso una critica della società consumistica e dei suoi valori, le opere approfondirono sia il contrasto uomo-società, sia la visione intima della coreografa e dei suoi danzatori, spingendoli ad una espressività diretta e connessa alle proprie personali interpretazioni dei sentimenti. Le novità del suo lavoro non consistono tanto nell’invenzione di gesti, quanto nel loro utilizzo connesso ad una molteplicità di materiali scenici di derivazione strettamente teatrale, come le sedie del Café Müller o altre suppellettili che la Bausch inserirà nelle sue composizioni. Quest’anno un suo spettacolo era in cartellone al Festival dei Due Mondi di Spoleto.


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