I funzionari dell’Ufficio delle Dogane in servizio al porto di Palermo hanno sequestrato 16.632 bottiglie di olio alimentare rinvenute all’interno di un container in partenza per gli Stati Uniti. Le analisi effettuate dal Laboratorio Chimico delle Dogane hanno accertato che l’olio, dichiarato ed etichettato come “extravergine di oliva”, era invece semplice “olio di oliva vergine”. L’esportatore è stato denunciato per tentata frode in commercio. Quell’extra in meno è costato caro.
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