Ogni giorno ne firma sei, sette. Tutti scritti in prima persona. Tutti fanno riferimento ad un numero telefonico che rimanda al centralino di Palazzo delle Aquile. Da un paio di giorni è Leoluca Orlando in persona che firma i comunicati stampa di Palazzo delle Aquile. Una performance che arriva, stranamente, dopo il richiamo da parte dell’Ordine dei giornalisti nel quale il consiglio regionale ha chiesto “a tutti i propri iscritti di firmare i comunicati stampa con il nome per esteso e la qualifica”. Un avvertimento finalizzato, si legge nella nota dell’Ordine, “ad impedire l’esercizio abusivo della professione e a tutela degli interessi dei giornalisti”.
Già, ma perché il Comune di Palermo è tornato sui suoi passi? Sino a venerdì sera, infatti, i comunicati stampa dell’amministrazione venivano inviati da un collaboratore di Orlando, giornalista regolarmente iscritto all’Ordine, firmati come ufficio stampa del sindaco e con il numero di cellulare al quale risponde il pubblicista autore della nota. Cosa ha spinto Orlando e alcuni dei suoi assessori, che da ieri firmano i comunicati degli assessorati di competenza, a prendersi carico anche della redazione e dell’invio dei comunicati? Ed è davvero il sindaco in persona che scrive e invia gli appunti per la stampa? Dopo il sindaco che lo sa fare ci troveremo di fronte pure ad un sindaco aspirante giornalista?