Altoatesino vicino ai Servizi segreti per oltre tre decenni, e mai ufficialmente arruolato. E’ questo l’identikit del signor Franco, uno dei principali artefici della presunta trattativa fra Stato e mafia a cavallo dei primi anni novanta, all’indomani delle stragi del ’92 e del ’93. L’uomo che avrebbe tutelato la latitanza di Bernardo Provenzano e protetto Vito Ciancimino. Massimo Ciancimino, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, ha consegnato ai pm di Palermo un manoscritto del padre in cui figurerebbero anche il nome e il cognome del “signor Franco”. Da queste indicazioni i magistrati sarebbero risaliti all’altoatesino. I magistrati, al contrario di quanto trapelato nelle scorse settimane, non sarebbero invece in possesso della foto dell’uomo. Per risalire all’identità del signor Franco, ieri si è mossa anche la Procura di Caltanissetta che sta cercando di ricostruire il ruolo dei Servizi nelle stragi mafiose del ’92. I pm nisseni hanno delegato alla Dia una serie di perquisizioni in diverse abitazioni e immobili di Massimo Ciancimino e di alcuni suoi familiari e conoscenti a caccia di documenti utili.
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