CATANIA – Si cambia casacca in Consiglio comunale. Prima ancora della seduta convocata dal presidente Francesca Raciti per la settimana prossima, che dovrebbe avviare definitivamente i lavori dell’assemblea cittadina, due consiglieri hanno già lasciato la formazione all’interno della quale sono stati eletti per approdare ad Articolo 4, il movimento fondato da Lino Leanza che così ingrossa le sue fila. Ultimo in ordine di tempo è Nuccio Lombardo che, a conferma dei rumors degli ultimi giorni, ha inviato una nota nella quale spiega la propria scelta di lasciare “Primavera per Catania” – lista di Enzo Bianco – e approdare in quella di Leanza.
“Non si tratta di una scelta improvvisa – afferma Lombardo che, con Raffaele Stancanelli, è stato anche assessore al personale, prima di essere nominato ai vertici dell’Asec – è il frutto della maturazione di un percorso. Cambio partito, ma non collocazione politica. Resto nel centrosinistra a fianco del sindaco Bianco e dell’amministrazione comunale che interpreta pienamente le esigenze della città”. Resta con Bianco, dunque, Nuccio Lombardo, ma lo farà dall’interno della formazione leanziana. “In questo momento difficile per Catania – aggiunge – è giusto ed importante adoperarsi per risolvere i problemi della gente. E solo la politica dell’attuale sindaco risponde a questi requisiti. La mia scelta, quindi, non pregiudica il mio collocamento nei banchi di Palazzo degli Elefanti ma rappresenta un avvicinamento sempre più attento a quei valori politici ed umani in cui ho sempre creduto”.
Sarà, ma a conti fatti la decisione sembra più politica di quanto lo stesso Lombardo non voglia fare credere. Così come politica è la scelta, per cui però manca ancora l’ufficialità, di Massimo Tempio, ex presidente della quarta municipalità, eletto al Comune con Tutti per Catania, lista a sostegno di Stancanelli, ma che oggi avrebbe optato per transitare nelle formazione di Leanza. Un vero e proprio ribaltone, che rispecchia quello avvenuto all’interno della seconda municipalità dove, il presidente eletto con Articolo 4, Enzo Li Causi, ha nominato vice il consigliere Alessandro Campisi, eletto in Tutti per Catania ma tempestivamente approdato nella formazione di Lino Leanza. Un episodio che ha fatto gridare allo scandalo alcuni consiglieri eletti con la maggioranza che si sono definiti “esterrefatti”.
“Increduli nell’apprendere quanto deciso dal presidente Li Causi – scrivono in una nota congiunta Enzo Crimi, Marco Di Blasi, Adriana Patella, Ignazio Platania e Pina Rapicavoli – constatiamo l’assoluta slealtà di Articolo 4 nei nostri confronti, facciamo presente che la situazione venutasi a creare non gioverà certamente a instaurare un clima positivo e costruttivo, perché bisognerà scongiurare che la politica poltronista e miope del presidente si riverberi sul consiglio e a cascata sulla qualità dell’attività amministrativa”.