Eagles-Green, è sfida totale | La spinta di Marisi e Lombardo - Live Sicilia

Eagles-Green, è sfida totale | La spinta di Marisi e Lombardo

In esclusiva per LiveSiciliaSport, parlano il capitano biancorosso e il leader carismatico "verde".

basket - l'intervista doppia
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PALERMO – Il basket palermitano non sta attraversando la sua fase più brillante, ma che ci sia grande attenzione e grande passione per questo sport lo si capisce dall’aria che tira in questi giorni per una sfida molto importante. Da una parte il Green Basket, quarta forza del girone unico siciliano di serie C Silver e che con una vittoria potrebbe già festeggiare l’accesso nei playoff. Dall’altra parte gli Eagles, società nata dalle “ceneri” di quell’Aquila che non più tardi di due anni fa dava l’assalto addirittura alla serie A2, e che punta forte su questa partita per dare ora la caccia ad un posto nella post-season. Abbiamo intervistato, a due giorni dalla sfida che si giocherà al PalaDallaChiesa di Bagheria – la casa degli uomini di coach Priulla – Giuseppe Lombardo per parte “verde” e Stefano Marisi in casa biancorossa.

Lombardo ci ha fatto subito capire che questa partita, al di là del puro aspetto territoriale, sarà cruciale per il destino di entrambe le squadre, proprio in chiave playoff. Quindi, le motivazioni sono alte soprattutto in casa Green: “La partita è importantissima, cade a pennello con questo derby e potrebbe dare il là a noi per posizionarci ai playoff, ma anche a loro potrebbe bloccare la corsa in caso di sconfitta. È un derby nel derby perchè sia da noi che da loro ci sono giocatori provenienti dal Lazio o comunque cresciuti a Roma e provincia, ma anche tra Latina e Frosinone. È una gara sentita, anche nella gara d’andata c’era tanta gente al palazzo e si sentiva tantissimo entusiasmo. L’innesto di mio fratello Andrea era previsto già da un po’ di tempo, siamo riusciti dopo tanta programmazione e fa piacere che sia qui, sia per un fatto sentimentale che su quello sportivo. Lo reputo un giocatore molto forte. Un messaggio agli Eagles? Mi rivolgo soprattutto all’amico Priulla (ride, ndr). Spero che sia una bella partita, loro sono veramente una buona squadra e conosco benissimo sia il coach che il suo modo di giocare, ci siamo scontrati tante volte negli anni. Penso che sarà una partita all’insegna dello sport, poi che vinca il migliore”.

Stefano Marisi ha puntato soprattutto sull’aspetto ambientale, provando a stimolare la gente di Bagheria – e non solo – a riempire il PalaDallaChiesa per sostenere i giocatori di casa verso una vittoria che restituirebbe slancio agli Eagles: “Il derby è sempre una partita particolare e importante, veniamo da tre sconfitte consecutive, quindi siamo anche un po’ arrabbiati. Lo spogliatoio la sente la partita, è normale, quindi cerchiamo di prepararla al meglio. Per noi è fondamentale, così come ogni partita da qui alla fine per raggiungere l’obiettivo di entrare nelle prime cinque. Loro saranno galvanizzati perchè all’andata ci hanno battuto, però quello che vogliamo far valere è il nostro fattore campo per portare a casa la partita. Sarebbe una vittoria per noi ma soprattutto nel derby, che è sentito tanto da noi quanto da loro. Sono in Sicilia da diversi anni, so quanto i siciliani possano essere sanguigni. Il mio è un invito a tutti i tifosi bagheresi e non a venire a vedere una partita così bella e spero che verranno in tanti a farci il tifo. Abbiamo bisogno di voi, del vostro incitamento soprattutto nei momenti difficili che possono capitare in partita. Bambini, piangete e arrabbiatevi se i vostri genitori non vi portano al palazzo, portate trombette e quant’altro per fare il tifo, perchè abbiamo bisogno di voi. Un messaggio al Green? Saremo pronti a dare battaglia, sicuramente venderemo cara la pelle.”.

Con Stefano Marisi abbiamo parlato anche di una delle tappe più importanti della sua carriera, ovvero Capo d’Orlando. Lui che dodici anni fa festeggiò la storica promozione in serie A, e ora guarda con ammirazione la grande cavalcata della Betaland Capo d’Orlando, attualmente quarta in classifica e capace di lanciare una serie di giovani già di spessore nonostante l’età anagrafica molto bassa: “A prescindere dalle scelte che fanno, hanno fatto una squadra molto giovane e stanno prendendo tanti europei – ha dichiarato Marisi – . Conosco la società, conosco quanto lavoro e passione ci mette la famiglia Sindoni per Capo d’Orlando. Sono contento, li seguo, sento anche qualche ragazzo che è ancora lì, come il capitano Nicevic. So come lavora bene anche il coach, sono molto contento anche perchè è una realtà importante. A tutto il movimento del basket serve una realtà come Capo d’Orlando”.


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