Ecco come volevano uccidere Lo Iacono - Live Sicilia

Ecco come volevano uccidere Lo Iacono

Conversazione registrata alle 20.30 del 20 giugno nella carrozzeria di Michele Modica tra Modica e Andrea Fortunato Carbone.

CARBONE: Ma te lo hanno dato più il pizzino? Poco fa ho dimenticato a chiederglielo.

MODICA: Ma sono quattro…

C: Minchia gli do il pizzino e lo perde ma che minchia di “cristiano” sono? Con quello, con Lo Iacono cosa dobbiamo fare?

M: Si deve fare, si deve fare, la prossima settimana dobbiamo vedere di organizzare adesso sto andando da Sergio per questa discussione.

C: Lo sai cosa dobbiamo fare? Io già c’ho pensato mi sono guardato tutte cose, io come ti dico io è la cosa migliore…

M: Eh ma ci vuole… inc…

C: …dobbiamo posteggiare il furgone là, a Fondachello.

M: Eh! Per fare questa cosa?

C: Eh! E prima del furgone gli dobbiamo posteggiare una macchina dietro così abbiamo due macchine posteggiate dietro il furgone, quando vediamo che lui sta venendo, perché la mettiamo là vicino, lui vede lo spazio, perché qua parcheggio non ce n’é mai, dove si va a posteggiare.

M: …inc…

C: …e già per la sua macchina…

M: Ma deve essere solo!

C: …da solo o accompagnato capisci?

M: Sì!

C: Non appena ci capita, se è solo …se è solo già lo prendiamo se sua moglie è nella macchina noi lo sappiamo da prima lo seguiamo, noi lo seguiamo da prima, se è solo e noi ci mettiamo… lui se ne va là con i suoi piedi.

M: Si viene a parcare sempre là davanti

C: Lui va a parcare dove c’è il parcheggio non sempre là davanti, perché là parcheggio non ce n’é mai.

M: Là davanti sempre c’è!

C: La minchia c’è sempre, non ce n’é mai! Là davanti posteggio come ti dico io e a lui lo abbiamo ce lo andiamo a trovare vicino e lo prendiamo, quando è solo quando è solo, perché poi ha sempre la macchina là e lo possiamo fare chiamare, oppure gli buchiamo una ruota, vediamo come possiamo fare, lo facciamo chiamare dal coso, perché per finta che gli hanno sbattuto nella macchina, perché la chiamano io me ne accorgo che chiamano le persone…

M: Va beh! Da chi lo dobbiamo fare chiamare quello che lo fa chiamare?

C: …da un estraneo!

M: …quello che lo fa chiamare lo prendono subito.

C: …ma che prendono che là c’è una stupida , una picciotta stupida che nemmeno sa se è viva, “senta c’è una macchina qua targata in questa maniera di chi è?” Noi la macchina la posteggiamo prima alle sette e un quarto …inc… e qua ci vuole uno che lo acchiappa e lo butta là dentro.

M: Ma quello non ha chiamato più?

C: … inc… Michele cosi possiamo perdere due tre giorni ma lo prendiamo, capisci! Altrimenti, non è che possiamo aspettare che viene lui con i suoi piedi.

M: No! Non viene.

C: Vedi che lui con i suoi piedi non viene (ride) noi lo dobbiamo andare a cercare.

M: Quello si guarda.

C: E si guarda buono non è che ti pare che è cretino, io me ne sono accorto l’altro giorno, perché ha posteggiato la macchina ed è venuto a guardare se c’era qualcuno di noi, hai capito? Io domani me ne vado di nuovo là, e vedo se si fa vedere.

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