Hanno perfino la predestinazione fisica della grande coppia, vocata al successone sulla ribalta del federalismo. Uno è grassottello e simpatico, l’altro non è magro, però è più alto ed effervescente. Si completano. Chi sono? Ma naturalmente loro sono, i nuovi attenti a quei due della politica siciliana: Antonello Cracolici e Gianfranco Miccichè (in ordine rigorosamente alfabetico), unificati nei destini dall’avveniristico partito del Sud. Rullo di tamburi, eccoli! Ecco i Sud Brothers!
Il primo approccio, la prima “ciarata di mussu” alla Tonnara Bordonaro, si è risolto in una presa di distanze. La tattica vuole così. Se ami (riamato) qualcuno della famiglia contraria – se tu sei un Capuleti e lui un Montecchi – è d’uopo occultare le tracce della passionaccia. Perché le coalizioni sono piccole e suscettibili. E la gente mormora. Invece, nell’oroscopo del potere, molti giurano che la sintesi potrebbe durare e dare vita a un’intesa solida. Auguri di cuore ai Sud Brothers, allora. Ormai ci spariamo tutte le ultime cartucce. E speriamo che l’uovo non nasconda a mo’ di sorpresa l’ennesimo passaggio inquietante sulla pelle dei siciliani. Fortemente auspichiamo (si dice così?) che la sintesi non approdi ad un altro sconfortante punto di domanda. Cracoché?
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