Piano rifiuti e finanziaria | Ecco tutti i punti caldi - Live Sicilia

Piano rifiuti e finanziaria | Ecco tutti i punti caldi

Le decisioni della giunta
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Il piano dei rifiuti della Sicilia é stato inviato alla Presidenza del consiglio dei ministri e alla Protezione civile. Lo ha comunicato alla giunta di governo, nel corso della riunione di oggi, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Si tratta di un documento di centoventi pagine e un centinaio di allegati. Dopo aver ottenuto l’intesa dal dipartimento della Protezione civile della Presidenza del consiglio, il piano passerà al Ministero dell’Ambiente per la valutazione definitiva. Per quanto attiene alle esposizioni finanziarie dei comuni che hanno ricevuto anticipazioni dalla Regione per fronteggiare l’emergenza rifiuti, sarà rimodulato un piano di rientro che consentirà agli enti locali di mantenere gli impegni salvaguardando gli equilibri di bilancio e l’erogazione dei servizi.

La finanziaria
La giunta regionale ha discusso le linee strategiche dei documenti finanziari di accompagnamento al Bilancio. “La legge finanziaria che il governo sta mettendo a punto è di fondamentale importanza – ha detto il presidente Raffaele Lombardo – perché toccherà tutti i rami dell’amministrazione e prevede l’abolizione degli enti, delle aziende partecipate e la vendita dei beni che non producono nulla”. La giunta ha deliberato la costituzione di un ufficio speciale per lo smaltimento dell’amianto che metterà insieme gli assessorati che hanno competenza in materia. Sono stati, inoltre, rimodulati i fondi della legge 433, che finanzia la ricostruzione delle opere interessate dal terremoto di Santa Lucia, che sconvolse la Sicilia sudorientale nel 1990. La rimodulazione consentirà di pagare le ditte che hanno svolto i lavori di recupero e restauro edilizio e architettonico. Tra gli altri provvedimenti, lo stanziamento di 11 milioni per i forestali, che ha avuto l’avallo della giunta insieme alla conferma dell’impegno della Regione a partecipare alle spese per la bonifica della baia di Augusta. Finanziati anche i corsi triennali dell’obbligo formativo.

Armao
“Una finanziaria per il risanamento dei conti della Regione siciliana, che inverte una tendenza pluridecennale all’incremento delle spese e punta al riequilibrio, non più rinviabile, ed agli investimenti selettivi”. Lo ha detto l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, al termine dei lavori della giunta di governo. “Si introducono – ha aggiunto – importanti innovazioni organizzative e procedurali: soppressione ed accorpamento di enti, semplificazioni dell’attività amministrativa, introduzione diffusa del silenzio-assenso, meccanismi di attrazione degli investimenti, riduzione di apparati e strutture burocratiche e costi della politica”. Per Armao “La manovra economica statale ed il federalismo fiscale incipiente impongono un deciso risanamento che consenta di guardare al futuro e, soprattutto, alle aspettative delle giovani generazioni. La Regione ha vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità, non c’é più tempo da perdere per riacquisire solidità e credibilità finanziaria”. “In un momento di grave crisi economica continentale e nazionale occorre puntare agli investimenti e – ha osservato – ciò potremo fare con i quasi 500 milioni previsti in finanziaria, oltre quelli che attendiamo ancora dallo Stato mediante i Fas. La Sicilia deve prepararsi al federalismo – che stiamo ottenendo più equo e solidale – ma potrà pretendere attenzione e rispetto solo se avrà le carte ed i conti in regola”.

I punti della finanziaria
La giunta regionale siciliana presieduta da Raffaele Lombardo ha dunque dato via libera alla legge finanziaria per il 2011-2013. Ecco i punti essenziali che il governo considera strategici per lo sviluppo e contro gli sprechi. In primo piano vi è la costituzione di un fondo per investimenti pari a 150 milioni di euro, da destinare al rilancio produttivo e lo sviluppo di iniziative industriali nel territorio siciliano. Seguito da operazioni finanziarie con la Banca Europea degli Investimenti (Bei) per la raccolta di fondi da utilizzare per incentivare lo sviluppo dei settori ambientali, industriali, tecnologico, infrastrutturale, ricerca, energetici. Ed ancora disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l’efficienza, l’informatizzazione della pubblica amministrazione. Assegnazioni agli enti locali delle risorse destinate attraverso una compartecipazione al gettito Irpef. Norme per il contenimento della spesa negli Enti locali attraverso la dismissione delle partecipazioni in società, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati ad eccezione di quelle obbligatorie per legge. Si incide sulle indennità degli organi degli enti locali. In particolare è operata una decurtazione del 20% per i componenti delle Giunte ed i Presidenti della Assemblee. E’ abolito ogni gettone e/o indennità sino ad ora corrisposto agli organi dei Consorzi e delle Unioni dei Comuni nonché ai componenti tutti dei Consigli circoscrizionali. Abolizione consigli di circoscrizione e dei permessi ed indennità a carico delle pubbliche amministrazioni. Aumento delle entrate attraverso la rivisitazione dei canoni e Concessioni demaniali: sono stabilite norme per il riordino delle coste nonché per la disciplina dei relativi introiti. E’ stabilito un percorso di contenimento delle spese destinate al parco autoveicoli sia della Amministrazione regionale sia degli istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione. Previsto un piano dettagliato di riordino e dismissione degli enti ed organismi regionali a qualsiasi titolo denominati che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della Regione. In cantiere anche l’abrogazione della Aran Sicilia e le relative competenze sono attribuite all’Aran nazionale.


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