Il prossimo Prof con i soldi dell'Europa - Live Sicilia

Il prossimo Prof con i soldi dell’Europa

Oltre 240 milioni di euro l’anno. Per un totale che supera i 720 milioni. A tanto ammonterebbe il finanziamento del prossimo Piano triennale dell’offerta formativa regionale. Un piano che, per la prima volta, non sarà a carico del bilancio regionale (la famosa legge 24 del ’76), bensì sarà il frutto interamente del Fondo sociale europeo.
Servizi di assistenza e benessere, corsi di informatica e grafica e percorsi per l’acquisizione di competenze nel campo della promozione turistica. Questi, al momento, sono i connotati del prossimo Prof.
Si tratta di un primo identikit, ovviamente. Una bozza, presentata dal dirigente generale Albert ad alcune sigle sindacali. Una  “rivoluzione” che arriva in un momento di caos totale, con le polemiche per il mancato avvio (e la mancanza di un “gruzzolo” da 60 milioni) dei corsi 2011.
Ma la Regione “svolta”: per gli anni che andranno da 2012 al 2014 si andrà avanti per bandi e avvisi. Rivolti a enti pubblici e privati.

A chi sono rivolti i corsi
I corsi del Prof saranno suddivisi in tre aree: quella della Formazione giovani (rivolti a disoccupati tra i 18 e i 32 anni ), della Formazione ambiti speciali (per soggetti svantaggiati o in condizione di disagio) e della Formazione permanente e continua (per over 24 che intendono completare o perfezionare la propria formazione).
I bandi saranno rivolti a enti accreditati o che abbiano avviato una richiesta di accreditamento. Gli enti saranno tenuti a fornire tutte le informazioni riguardo al bilancio.

Alla provincia di Palermo un terzo del Prof
Sarà la provincia di Palermo a beneficiare della fetta più ampia della torta da 240 milioni l’anno (oltre 80 milioni), segue la provincia di Messina (quasi 39 milioni) che precede Catania (poco più di 30 milioni l’anno). Seguono nell’ordine la provincia di Trapani (quasi 27 milioni), quella di Agrigento (24 milioni), Caltanissetta (più di 11 milioni), Siracusa ed Enna (entrambe avranno circa 10,5 milioni), infine Ragusa con 7 milioni e mezzo.
Per i corsi rivolti a giovani  e soggetti svantaggiati, poi, sono previsti stage e tirocini obbligatori, per i quali l’ente di formazione dovrà prevedere la presenza di un tutor. Sono previsti, poi, controlli in itinere ed ex post sull’effettiva realizzazione delle attività previste.

La valutazione dei progetti
La valutazione dei progetti presentati, che sarà operata da commissioni “sorteggiate” dalla long list di esperti pubblicata recentemente dall’assessorato alla Formazione, poi, sarà così “ponderata”: 40 punti su 100 verranno attribuiti alla “storia” dell’ente di formazione (esperienza nel campo, precedenti progetti “ben riusciti”), altri 40 punti su 100 saranno legati alla qualità e alle caratteristiche della progettazione, 12 punti a  rapporto tra il progetto e il mondo del lavoro, 8 punti saranno attribuiti in base al rispetto delle pari opportunità, allo sviluppo sostenibile e alla capacità innovativa del corso.

Cosa “conterrà” il Prof 2012-2014?
I servizi sanitari e socioassistenziali reciteranno il ruolo del leone nel prossimo triennio formativo in Sicilia. Saranno ben 590 i corsi per giovani e soggetti svantaggiati che si occuperanno, appunto, di questo tipo di attività (155 solo a Palermo, dove si organizzeranno, quasi certamente, molti dei discussi corsi per badanti). A seguire, i corsi di informatica (309), quindi quelli rivolti alla persona e al benessere (tra cui quelli per massaggiatrici ed estetiste), per un totale di 271 corsi.
Spiccano, poi, i corsi di “linguistica” (164 corsi), poco più di quelli per “attività ricettive – promozione ed accoglienza” (161).
A seguire, i corsi per servizi amministrativi e per segretarie, quelli rivolti all’energia e all’ambiente, quelli per gli artigiani. Solo tre corsi (2 in provincia di Palermo e uno in provincia di Messina) si occuperanno della lavorazione di “cuoio, pelli e calzature”. Mentre due soli corsi in tutta la Sicilia riguarderanno la “riparazione dei veicoli a motore”. Ma in tanto, il nuovo Prof s’è messo in moto.


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