Grandi Eventi, ecco l'esposto| all'origine dell'inchiesta - Live Sicilia

Grandi Eventi, ecco l’esposto| all’origine dell’inchiesta

La denuncia è stata presentata nel 2010 dall'imprenditore Gioacchino Pasca escluso dagli appalti per i servizi per la visita del Papa a Palermo (nella foto la struttura allestita al foro italico). E' diventato l'input per magistrati e finanzieri.

10 novembre 2010. In Procura si presenta un imprenditore palermitano. L’indagine che ha scoperchiato il pentolone dei Grandi eventi organizzati dalla Regione inizia quel giorno con l’esposto di Gioacchino Pasca, 55 anni, di cui una buona fetta trascorsi a piazzare luci, casse audio e quant’altro serva per una manifestazione.

E’ stato escluso dalla gara per la visita di Papa Benedetto XVI e non le manda a dire. Snocciola cifre e nomi. Offre ai magistrati l’input per fare luce su una dozzina di eventi e fare emergere il presunto giro di corruzione che i pubblici ministeri credono di avere scoperto. I finanzieri, coordinati dai pm Maurizio Agnello e Gaetano Paci, analizzano carte e documenti fin quando non arrivano al nome di Fausto Giacchetto, il project manager al centro dell’inchiesta.

Pasca punta il dito su tre aspetti in particolare: la mancanza delle attrezzature e della capacità organizzativa della maggior parte delle ditte invitate a presentare un’offerta per i servizi durante la visita del Papa; il ricorso a trattativa privata per evitare un bando pubblico; l’aumento dei costi fino al 300 per cento del reale valore del servizio offerto. Proprio questo punto dell’esposto, il più eclatante dei tre, finisce per accendere l’attenzione degli investigatori. Anche perché è farcito di nomi e numeri.

Un’analisi impietosa, quella dell’imprenditore, secondo cui si è sperperato il denaro pubblico. Ecco alcuni esempi citati nell’esposto: “Per l’impianto audio e le luci al Foro Italico si è aggiudicata la gara Ma.Ma Service snc per un importo di 161.459,84. Il costo effettivo del servizio oggetto della gara, invero, oscilla da 50 a 60 mila euro Iva compresa; per l’impianto elettrico-video si è aggiudicata la gara la Servizi società cooperativa per un importo di 144.855. il costo reale oscilla fra 50 e 60 mila euro”. Poi elenca le altre ditte che hanno lavorato per allestire l’evento: “CG Eventi (allestimenti Cattedrale e Piazza politeama, 99 mila euro), Tecnoline srl (impianto audio, video e luci 167.976 euro), Generale Service srl per il noleggio, la movimentazione e il posizionamento di transenne modulari 155.344 euro (è la società di Luciano Muratore, uno degli otto indagati dell’inchiesta. I titolari delle altre imprese citate nell’esposto non sono coinvolti nell’indagine ndr), Strutturalia (finiture, arredi, complementi palco, 194.054 euro), Costruzioni Napoli Benedetto (realizzazione struttura prato e degli accessori, 85.198 euro), Eurowork di Lo Piccolo Mario (fornitura degli accessori e delle pertinenze del palco, 141.250 euro)”. Secondo Pasca per ciascuno di questi servizi si sarebbero potuti risparmiare parecchi quattrini se solo fosse stata fatta una buona indagine di mercato.

Una valutazione soggettiva, e dunque discutibile, dell’imprenditore? Può darsi. Pasca, però, cita un esempio per rafforzare la sua tesi: “Per l’acquisto di sedie e transenne in legno e la fornitura in noleggio di sedie si è aggiudicata la gara la Albanese Industria Arredi per un importo di 137.873,40 euro. Di contro, le 6800 sedie prese a noleggio, incluso il posizionamento, sono state fornite dalla Toba Service srl (società che ha partecipato alla gara, ma non è risultata aggiudicataria) al prezzo di 2 euro oltre Iva per un totale di 16.320 euro. Tra l’importo – si legge ancora nell’esposto – per il quale è stata aggiudicata la gara e la spesa effettivamente sostenuta vi è una differenza di 121.553,40 euro. Quante sedie sono state ulteriormente consegnate dalla Albanese Industria e a chi?”.
Un interrogativo a cui risponde Alessandro Albanese, titolare dell’industria citata nell’esposto: “E’ vero che il noleggio delle sedie per il pubblico è costato 16 mila euro, ma abbiamo ceduto anche prodotti per altri 120 mila euro a base d’asta. In particolare ci siamo aggiudicati, all’interno della stessa base d’asta, la vendita di mille poltrone, duecento metri lineari di transenne in legno e raso, l’altare del papa, la pedana, una quarantina di sedie Kartell, un grande crocifisso ed altro ancora. Basta controllare il capitolato sul sito della Protezione civile. E aggiungo pure che non abbiamo avuto un grande utile”.


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