Ecco “Mammorian Fighters" |Il videogame tutto catanese - Live Sicilia

Ecco “Mammorian Fighters” |Il videogame tutto catanese

Ideato da uno studente di medicina, il videogames inscenato interamente a Catania ha catturato l'attenzione di tutti. È già disponibile la versione demo online.

CATANIA – Se prima c’erano Ken, Eddy e Chun-Li, preparatevi a scendere in campo con Alfio, Agata e Iano. Questi soltanto alcuni dei personaggi del nuovo videogame catanese: “Mammorian Fighters” versione etnea del celebre “Street fighters”. Subwoofer, impennate col motorino, cappellino “zaurdo” appoggiato in testa sono alcune delle caratteriste dei bizzarri personaggi che girano per la nostra città, i lottatori del videogioco però non sono stati ancora investiti del tutto dell’ondata “mammoriana”, il perché ce lo spiega l’inventore della piattaforma: “Siamo ancora ad una versione 1.0 – commenta Fabrizio Stancanelli – ma ovviamente non escludo eventuali modifiche al gioco per migliorarne la grafica dei personaggi e le varie features”.

Del nuovo videogame ne ha dato notizia in queste ore il portale universitario “LiveUniCt”, facendo rimbalzare da un social all’altro l’invenzione, catturando persino l’attenzione di tantissimi esperti in comunicazione che hanno apprezzato oltre che il coraggio anche l’inventiva dell’ideatore. Ed è così che alla Villa Bellini, in piazza Duomo o in piena via Etnea i combattenti catanesi si affrontano a colpi di “manate”.

Già disponibile la demo gratuita. L’inventore del gioco, come già accennato, è Fabrizio Stancanelli, studente in medicina che così ha dichiarato ai giovani studenti di LiveUniCt: “Mammorians Fighters è un progetto amatoriale basato sul motore grafico opensource M.U.G.E.N. È un videogame ironico, l’intenzione è quella di non offendere nessuno, ma piuttosto rendere apprezzabile e divertente per tutti il mio lavoro”.

Una intenzione molto apprezzata e riuscita, nel videogame infatti tra le locations di combattimento non sono stati inseriti i quartieri periferici della città spesso al centro di discriminazioni, pregiudizi che tutto fanno tranne che contribuire alla loro rinascita.

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