Sono stati definiti gli apparentamenti delle liste per i ballottaggi nei cinque comuni siciliani, che andranno al voto il 13 e 14 giugno per eleggere i nuovi sindaci. Al primo turno ne erano già stati eletti 36. Gli elettori chiamati complessivamente al voto sono 173.509, circa il 40% di quelli coinvolti il 30 e 31 maggio. La scheda per la votazione é di colore azzurro. Le urne saranno aperte domenica prossima, dalle ore 8 alle 22, e lunedì 14, dalle 7 alle 15. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.
Dei cinque comuni interessati al turno di ballottaggio, solo in 3 sono state sancite “nuove alleanze”. A Enna (27.336 elettori), unico capoluogo di provincia che andava alle urne, si sfideranno il candidato del centrosinistra Paolo Garofalo (“Pd”, più 2 liste civiche), che ha ottenuto 8.401 voti, pari al 44,63% e Angelo Moceri del centrodestra (“Pdl” e “Mpa”) che ha totalizzato 4.777 voti, pari al 25,38%. E proprio con Moceri si è apparentato Vincenzo Cimino (“Idv” più una lista civica, che al primo turno aveva preso il 12,74% dei voti). Nessun collegamento per Santo Motta (“Udc”, 2,85%) e Maria Teresa Montalbano (lista civica, 14,40%). A Gela, nel nisseno, il comune con il maggior numero di elettori (64.916) invece, a contendersi la poltrona di primo cittadino, saranno Angelo Fasulo, che era sostenuto da 4 liste (“Mpa”, “Pd”, e 2 civiche) che ha ottenuto 17.257 voti, pari al 39,25% e Calogero Speziale, appoggiato da 5 liste (“Udc” e 4 civiche), che ha totalizzato 15.372 voti, pari al 34,96%. Ad appoggiare Speziale sarà Orazio Antonio Maurizio Rinciari che al primo turno con una lista civica si era fermato al 9,82%. Ha scelto di non appoggiare nessuno, invece, Salvatore Franco Tringali (“Pdl, “La Destra” e una civica, 15,97%) e Orazio Antonio Maurizio Rinciani (civica, 9,82%).
A Carini (30.810 elettori), in provincia di Palermo, nessun apparentamento. Il ballottaggio vedrà contrapposti Giuseppe Agrusa, appoggiato da 7 liste (“Pdl” e 6 civiche), che ha ottenuto 7.303 voti, pari al 40,16% e Vincenzo Alamia, sostenuto da 6 liste (“Udc”, “Mpa” e 4 civiche), che ha totalizzato 5.581 voti, pari al 30,69%. Nessun collegamento per Giuseppe Monteleone (“Idv”, “Pd” e una civica, 29,14% al primo turno). Anche a Misilmeri (22.306 elettori), sempre nel palermitano, nessun apparentamento. A contendersi la poltrona saranno Pietro D’Aì, appoggiato da 4 liste (“Udc” e 3 civiche), che ha ottenuto 5.714 voti, pari al 35,27% e l’uscente Salvatore Badami, sostenuto da 5 liste (“Idv”, “Pd” e 3 civiche), che ha totalizzato 5.092 voti, pari al 31,43%. Hanno scelto di non schierarsi, quindi, Antonino Pizzo (2 civiche, 8,46%), Gaspare Giuseppe Di Spezio (una civica, 11,92%), Antonino Bonanno (una civica, 2,76%), Rosaria Mortillaro (“Pdl”, 2,93%) e Pietro Carnesi (una civica, 7,23%). A Milazzo (28.141 elettori), nel messinese, infine, a sfidarsi, ci saranno il sindaco uscente Lorenzo Italiano, che era sostenuto da 11 liste (“Udc”, “Pdl” e 9 civiche), che ha ottenuto 8.209 voti, pari al 37,50% e l’ex primo cittadino Carmelo Pino, appoggiato da 5 liste civiche, che ha totalizzato 6.410 voti, pari al 29,28%. Due gli apparentamenti entrambi per Pino. Ad appoggiarlo saranno Carmelo Torre (“Mpa” e 2 liste civiche) che al primo turno aveva preso il 7,14% e Giovanni Formica (“Pd” e una civica), che il 31 maggio si era fermato al 18,61%. Nessun collegamento per Paolo Miroddi (“Idv”, 3,17%) e Vincenzo Russo (una civica, 4,29%).