Momenti di panico, la scorsa notte, a Gela, per una famiglia di cinque persone (padre, madre e tre figli) costretta ad abbandonare il proprio appartamento, al primo piano, a causa di un incendio che stava divampando nell’alloggio sottostante. Provvidenziale è stato il pianto del più piccolo dei bambini, di 18 mesi (gli altri hanno 3 e 9 anni), che, intorno alle 2,30, ha svegliato i genitori, i quali, sentendo il crepitio delle fiamme e l’odore del fumo, si sono resi conto di quel che stava succedendo e hanno chiamato i vigili del fuoco. La casa incendiata sorge al pianoterra di un edificio di tre piani, al numero 9 di via Stimolo, nel quartiere “Canalazzo”, e al momento del rogo era temporaneamente disabitata. Appartiene a Maria Cosca, di 72 anni, una donna che vive al Nord dai figli e che, con il marito, torna a Gela per trascorrervi l’estate. Mobili e suppellettili sono andati completamente distrutti. Una bombola di gas non è esplosa perché i vigili del fuoco sono riusciti a portarla fuori. Inagibile il pianoterra e parte del primo piano. Da accertare le cause dell’incendio. Un vicino di casa sostiene che potrebbe essere opera di ladri delusi (in casa non c’erano oggetti di valore) perché prima dell’arrivo dei pompieri ha visto che mancavano i lucchetti alla porta. Sull’episodio indaga la polizia.
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