Edy Tamajo rinuncia al seggio: ecco perché

Edy Tamajo rinuncia al seggio: “Perché resto in Sicilia”

Commenti

    Bravissimo Tamayo. E felici per la Chinnici persona seria e preparata. Bene Forza Italia. Avanti così.

    Era naturalmente ovvio. Mica è cretino, qui si coltiva il suo orticello!!!!!! E chi lo sa che il nuovo orticello sarà l’agricoltura?

    Cosa saputa..la sicilia e un gattopardo..il centro la vecchia DC e company.
    Va’ bene fra 20 gg dove la mettiamo nel’inceneritorio quale..con 20 milioni di turisti.
    Sono del centro destra nn voterò mai sinistra .
    Ma voglio votare bravo tamayo vai avanti sii un panzer vai avanti con la nuova generazione ..si spera falli lavorare e parlo di qualcuno nella Sicilia Orientale ma ‘ nn so’ di chi identificatevi uscite fuori vi aspettiamo x votarvi buonasera Carmelo

    On. Tamajo non diciamo le bugie….

    vorrei dirti quello che penso ma caro tamaio cosa te lo dico affare, vedremo al rimpastino

    Non avrebbe dovuto candidarsi. È poco serio. Occorre una legge che non consenta la candidatura se non si dimetta prima della carica elettiva che ricoprì. Prima le dimissioni e poi la candidatura. Sicuramente a queste condizioni non si candiderebbe nessuno di chi occupa una carica elettiva. La faranno mai questa legge. Dovrebbe essere il Parlamento Europeo ad imporla. Poi questo Tamayo quali meriti e capacità ha per avere avuto questo successo? Non saprei. Purtroppo l’elettorato si dimostra poco maturo nelle sue scelte. Chissà quante promesse. Nessuno ama la sua terra con tale generosità. Troppo comodo. Lo vedremo nei fatti cosa farà per la Sicilia. Ancora non si è visto nulla.

    Un uomo assetato di potere presuntuoso e arrogante. Un capopopolo bugiardo

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La notizia della scomparsa di don Maurizio Francoforte mi ha profondamente toccato. È difficile trovare le parole per descrivere una perdita così grande, ma i ricordi e l’amore che ha lasciato in chi lo ha conosciuto parlano per lui. Don Maurizio non era solo un parroco, ma un padre accogliente, una guida silenziosa e costante, capace di vedere il meglio in ognuno e di spronare chiunque a crederci davvero. Il suo sorriso, la sua voce che trasmetteva calore e fermezza, la sua presenza sempre pronta a dare conforto rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il dono di incrociare il suo cammino. Penso ai giovani che seguiva con passione, ai sogni che aiutava a coltivare, alle famiglie che accompagnava con delicatezza. Il suo amore per Brancaccio e il desiderio di riscatto erano il segno tangibile di una fede che si faceva concreta, che scendeva nelle strade, che sapeva sporcarsi le mani. E quel bastone di Fratel Biagio, che ha voluto accanto a sé anche nel momento dell’addio, sembra raccontare meglio di ogni parola il suo cammino: saldo, instancabile, ricco di speranza. Don Maurizio era un dono per tutti noi, un esempio luminoso di cosa significhi vivere per gli altri. E anche ora, nel dolore della sua assenza, so che il suo insegnamento e il suo amore continueranno a guidare e ispirare molti.

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