PALERMO – Un lungo comunicato per sconfessare l’operato della propria rappresentante all’Assemblea regionale. A Troina è guerra tra il nucleo storico del meetup locale e la deputata del Movimento 5 stelle Elena Pagana, eletta nel collegio di Enna. “Questo gruppo prende le distanze dalla Portavoce eletta disconoscendola come riferimento politico”, scrivono Luigi Casabona, Domenico Smeriglio, Luigi Ruberto ed Emilio Calcagno che pochi giorni fa hanno chiuso ufficialmente i rapporti con Pagana dopo averla sostenuta nella sfida delle Regionali in una delle province più ‘rosse’ della Sicilia. “Ci sono rimasta male ma non significa nulla – risponde lei in un video postato sulla sua pagina Facebook -. Disconoscere mia attività significa disconoscere anche l’attività dell’intero gruppo dei deputati regionali”.
Alla base della rottura ci sarebbe il progressivo allontanamento della neo eletta dal gruppo di attivisti nato nel 2015 e che negli anni ha portato avanti battaglie su Siciliacque, sui rifiuti e sulle rendicontazioni dell’Oasi di Troina. Un distacco culminato con un invito ufficiale all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza: la mossa sarebbe stata giudicata come una fuga in avanti dai vecchi compagni di viaggio di Pagana.
La deputata ennese, 26 anni e una laurea in Giurisprudenza in tasca, è sbarcata all’Ars a novembre grazie a oltre ottomila voti ma il feeling con il gruppo di Troina si è subito rotto. Nella nota il meetup fa espresso riferimento alle prossime elezioni amministrative che si terranno nel piccolo centro ennese e avanza sospetti pesanti prendendo “le distanze da qualsiasi azione a livello locale atta alla formazione di una lista M5s che sembra assecondare logiche poco chiare e piene d’ombra”. Il sospetto avanzato dagli attivisti è che la navicella pentastellata di Troina sia vittima di una scalata da parte di “gente improvvisamente folgorata dal Movimento 5 Stelle a cui la portavoce neoeletta all’Ars – si legge – ha dato mandato di azione e di operato”. La rottura con la giovane portavoce sarebbe avvenuta, dunque, sulle strategie da seguire in vista delle Amministrative: un muro contro muro che ha portato i quattro rappresentanti del meetup a parlare di una “irrimediabile scissione interna”.
Dalle parole di Pagana, che starebbe mettendo in piedi un secondo meetup alternativo, emergono però altri dettagli dello scontro. Sul campo di battaglia finisce anche Ruggero Razza, invitato una decina di giorni fa dalla deputata M5s a visitare l’Oasi di Troina che vive una crisi profonda da tempo. “L’assessore venga a vedere con i propri occhi quanto è importante questa struttura per le migliaia di famiglie che vengono da tutta Italia a recuperare una speranza per i propri figli”, le parole di Pagana il cui invito fu guardato con sospetto dagli attivisti locali che oggi spiegano di non essere stati avvertiti della mossa. “Si sono indispettiti per quell’invito – risponde la deputata, che nei giorni scorsi è ritornata a Troina per rinsaldare le truppe degli attivisti rimasti fedeli alla sua linea -. Scusate se da rappresentante del territorio mi sono permessa di invitare chi decide quanto dare alle nostre strutture. Avrei agito senza informare il meet-up? Non è così e ad ogni modo nessuno mi ha mai contestato qualcosa a viso aperto. Non sono la deputata perfetta, ma nessuno lo è. Sfido chiunque a dire che io non abbia informato delle mie azioni”.