La morsa tra centrodestra e M5s | Il Pd e la paura di un altro zero - Live Sicilia

La morsa tra centrodestra e M5s | Il Pd e la paura di un altro zero

Diciassette anni dopo il 61-0, i Dem rischiano di rimanere schiacciati nei collegi uninominali.

LE ELEZIONI POLITICHE
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PALERMO – Pochi giorni fa Beppe Picciolo da Messina, in un video diventato subito virale in rete, si diceva convinto: “Sorpasso, siamo in vantaggio”. La ‘gara’ è quella del collegio uninominale del Senato, dove l’ex deputato regionale sponsorizza la candidatura di Fabio D’Amore. I dettagli sono top secret ovviamente, visto il divieto di pubblicare sondaggi a pochi giorni dal voto, ma quel video mette a nudo una esigenza che nelle ultime ore si fa sempre più pressante in casa Dem: fare uscire la campagna elettorale del Pd dalla “morsa mediatica – osserverà poi Picciolo – tra centrodestra e Movimento cinque stelle”.

Con la quota proporzionale trainata dalla forza del simbolo, il terreno di gioco più insidioso per i Dem diventa quello dei collegi uninominali in cui verranno eletti 19 deputati e nove senatori ‘Made in Sicily’: scontri diretti nei quali il Pd proverà ad arginare l’ondata del Movimento cinque stelle e il ritorno dei nomi ‘pesanti’ sul fronte di un centrodestra ormai rivitalizzato: una sconfitta nel computo dei parlamentari vincenti delle sfide uninominali è messa in conto dai piani alti del partito, dove invece preoccupa molto di più quel possibile ‘zero’ nella casella dei deputati e dei senatori eletti. L’impresa, nonostante le adesioni last minute di questi giorni nel partito, è ardua e i democratici rischiano una posizione di stabile terzietà rispetto allo scontro in atto tra centrodestra e grillini. E così, ecco tornare alla mente la storica sconfitta del 2001, quando il centrodestra conquistò tutti i collegi nell’Isola. E’ quel 61-0 entrato nelle pagine più nere del centrosinistra siciliano.

Ma qualche speranza di evitare il “cappotto”, c’è. Le notizie più confortanti per il Pd arrivano soprattutto dal versante orientale dell’Isola dove la potenza elettorale di Luca Sammartino, eletto all’Ars con 32mila voti, potrebbe consentire alla coalizione di tenere testa al candidato del centrodestra Giovanni Pistorio nel collegio di Misterbianco per la Camera. Tra l’ex assessore regionale alle Infrastrutture e l’enfant prodige del Pd c’è la quotatissima grillina Simona Suriano.

Giochi aperti anche nel collegio di Catania, dove andrà in scena lo scontro tra Raffaele Stancanelli e Valeria Sudano: quest’ultima, oggi nell’alveo del centrosinistra, sostenne il coordinatore di DiventeràBellissima nella sua sindacatura a Palazzo degli Elefanti e oggi prova a contrastarlo nella corsa a Palazzo Madama che dovrà tenere conto anche della senatrice uscente M5s Nunzia Catalfo. Nel collegio di Acireale per il Senato la sfida tra Giovanni Burtone e Angelo Attaguile riporta indietro il calendario fino ai tempi della Democrazia cristiana: il sindaco di Militello dovrà vedersela con il capo dei leghisti di Sicilia e i rumors danno in vantaggio il centrodestra. A Messina la candidatura di D’Amore per il Senato, nonostante Picciolo, deve lottare con un centrodestra e un M5s in salute: Urania Papatheu e Grazia D’Angelo sembrano un passo avanti. Sul fronte della Camera, invece, l’uscente Cinquestelle Francesco D’Uva sfida la ex miss Italia mancata Matilde Siracusano e il Dem Pietro Navarra, ex rettore dell’Università.

Fin qui le sfide difficili ma non impossibili. La strada per i democratici si fa in salita fin dal collegio di Paternò per la Camera: qui il centrodestra piazza Giuseppe Lombardo, nipote dell’ex governatore Raffaele. Poche chance per centrosinistra e M5s, che presentano Maria Grazia Pannitteri ed Eugenio Saitta. Il collegio di Catania per Montecitorio racconta di un uscente Giuseppe Berretta in affanno nei confronti di Manlio Messina, indicato dal leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni per rappresentare l’intero centrodestra. Collegio quasi ‘blindato’ per il centrodestra quello di Barcellona Pozzo di Gotto: qui Forza Italia schiera una fedelissima di Francantonio Genovese, Maria Tindara Gullo, mentre il centrosinistra punta sulla consigliera comunale di Patti Natalia Cimino, in quota Civica popolare. Alessio Villarosa, uscente del Movimento cinque stelle, proverà a tenere testa al centrodestra. A Gela Annalisa Petitto, che ha raccolto 2.568 voti alle ultime Regionali, dovrà contrastare l’ex assessore regionale Giovanna Candura, indicata da DiventeràBellissima per la coalizione di centrodestra. Il seggio a Palazzo Madama verrà conteso anche da Pietro Lorefice, ex assesore M5s della giunta Messinese di Gela. Tormentata la candidatura di Grazia Augello per il centrosinistra alla Camera: sul suo nome, e su quello di Daniela Cardinale per il collegio plurinominale, il Pd locale è andato in rotta con i vertici del partito e così la strada sembra spianata per Giuseppe Federico, che alle ultime Regionali aveva sfiorato l’elezione all’Ars con Forza Italia.

Aria pesante per il Pd anche per quanto riguarda i collegi uninominali della Sicilia occidentale. Ad Agrigento centrodestra compatto su Lillo Pisano, mentre dovrebbe essere lotta per il secondo posto tra i due Sodano: da un lato Franco, figlio dell’ex sindaco di Agrigento Calogero, e dall’altro il grillino Michele. Partita più aperta, invece, nel collegio di Marsala per il Senato: qui l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello corre contro il mazarese Tony Scilla (Forza Italia) e contro il grillino Francesco Mollame. In corsa anche Mariella Maggio per Liberi e uguali. Alla Camera la senatrice uscente Pamela Orrù dovrà contrastare con l’avvocato alcamese Tiziana Pugliesi, proposta dal centrodestra ma la partita riguarda anche la candidata del M5s Piera Ajello, testimone di giustizia.

Centrosinistra in affanno anche nel Palermitano, dove comunque l’ingresso della componente che fa capo al sindaco Leoluca Orlando nel Pd potrebbe dare una mano alla coalizione. Nel collegio Resuttana-San Lorenzo per la Camera Leopoldo Piampiano troverà sulla sua strada un candidato di peso come l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, in corsa con Forza Italia. In lizza anche il grillino Aldo Penna e il deputato uscente di Sel Erasmo Palazzotto. Nel collegio Palermo-Settecannoli per la Camera sfida ardua per Silvio Moncada, presidente della quarta circoscrizione, contro l’ex eurodeputato Antonello Antinoro (Noi con l’Italia). In corsa anche Roberta Alaimo per il Movimento cinque stelle. Nel collegio di Monreale in campo l’ex ministro Saverio Romano, che contenderà il seggio alla Camera al grillino Giuseppe Chiazzese e a Salvo Lo Giudice, uomo di Sicilia Futura candidato tra i Dem. Al Senato, infine, le speranze del centrosinistra sono riposte sul sindaco di Castelbuono Mario Cicero, con il centrodestra che schiera l’ex assessore regionale Ester Bonafede. Difficile per i democratici anche il collegio Palermo-San Lorenzo per il Senato: la deputata uscente Teresa Piccione, vicina a Giuseppe Lupo, dovrà sconfiggere Giulio Tantillo (Forza Italia) e Pietro Grasso (Leu). E c’è già qualcuno, anche nel Pd, che vede allungarsi l’ombra di un altro zero, diciassette anni dopo il “cappotto” dei 61 collegi siciliani finiti al centrodestra nel periodo d’oro del berlusconismo.


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