Elezioni, Pd diviso a Gela | Ora Speziale rischia l'espulsione - Live Sicilia

Elezioni, Pd diviso a Gela | Ora Speziale rischia l’espulsione

Le divisioni dei democratici
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Lillo Speziale

Il caso Gela rischia di deflagrare con tutta la potenza nel Pd siciliano  e proprio a pochi giorni dal voto per le amministrative di domenica prossima. Il passaggio è avvenuto in sordina ma sta scritto lì, nero su bianco, in un documento ufficiale approvato dai massimi livelli del partito, nell’Assemblea nazionale che si è svolta pochi giorni fa a Roma. La norma è quella contenuta al comma 9 dell’articolo 2 dello statuto e recita: “Gli iscritti che, al termine delle procedure per la selezione delle candidature, si sono candidati in liste alternative al PD, o comunque non autorizzate dal PD, sono esclusi e non più registrabili, per l’anno in corso e per quello successivo, nell’Anagrafe degli iscritti”.
Un identikit che in Sicilia corrisponde a quello di Lillo Speziale, deputato regionale Pd candidato a sindaco di Gela contro Angelo Fasulo, vincitore delle contestate primarie di partito e candidato ufficiale del Pd nella quinta città della Sicilia. A Gela Speziale, presidente regionale dell’Antimafia è candidato della lista fai da te “Democratici per Gela”, oltre che di Udc, “Liberi e gelesi”, “Democrazia e solidarietà” e “Pdl-Sicilia e Pensiero libero”.  La lista ufficiale del Pd invece sostiene l’ex margheritino Fasulo, che ha vinto le primarie per 26 voti (Speziale ha parlato di brogli), e che gode dell’appoggio di Mpa, Federazione di centro, lista Donegani, Gela Democratica, Pd.

Insomma, a termini di regolamento sarebbe Speziale a giocare la parte dell’eretico. E sempre a termini di regolamento, il parlamentare gelese rischierebbe l’espulsione dal partito. Bisognerà attendere a questo punto le mosse dei vertici siciliani del Pd, che, se non sceglieranno di voltarsi dall’altra parte, dovranno valutare la situazione alla luce della norma nazionale, salutata con una certa soddisfazione negli ambienti più vicini alla candidatura di Fasulo. Altra grana dovuta alle modifiche dello statuto votate a Roma domenica scorsa riguarda Baldo Gucciardi, deputato regionale della provincia di Trapani di estrazione democristiana, oggi nella corrente “Innovazioni”. Gucciardi è coordinatore uscente e si è ricandidato alla segreteria provinciale. Il congresso si celebrerà sabato, ma se Gucciardi dovesse spuntarla,a termini di statuto dovrebbe dimettersi un minuto dopo. Le nuove e rigorose norme sulle approvate dall’Assemblea nazionale prevedono infatti l’incompatibilità tra segretario provinciale e consigliere regionale.


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