ROMA – Le elezioni sono alle porte e oggi è l’ultimo giorno in cui è permesso pubblicare sondaggi e diffondere risultati su orientamento politico e voto: a stabilirlo l’Agcom, che ha esteso il divieto dalle emittenti locali alle applicazioni per smartphone. I numeri per ora parlano chiaro: la coalizione di centro sinistra straccia il partito di Silvio Berlusconi, sebbene quest’ultimo accorci le distanze sulle ali delle promesse del cavaliere, prima tra tutte la restituzione dell’Imu.
Il sondaggi più seguiti sono quelli di Demos per Repubblica, Demopolis per Otto e mezzo (trasmissione tv di La7), il Piepoli per La Stampa e quello del Corriere della Sera. Proprio secondo il sondaggista Nicola Piepoli ha rivelato al quotidiano torinese che il centrosinistra è in vantaggio di quattro punti sul centro destra: Bersani dunque non si arresta e si assesta al 31% mentre Berlusconi si aggira sul 28%, una differenza sostanziale che secondo Piepoli rimarrà invariata. Otto e mezzo ieri sera ha invece divulgato l’indagine di Demopolis, secondo cui la differenza tra i due poli si aggirerebbe sul 5%: 33,6 i punti percentuali del centro sinistra, 28,5 quelli del centro destra. Al 13,% invece la coalizione di Mario Monti mentre il Movimento 5 Stelle raggiungerebbe il 18,1 %, crescendo di circa 3 punti nelle ultime due settimane. La lista di Oscar Giannino è all’1,4 %, fanalino di coda subito dopo Rivoluzione Civile di Ingroia che otterrebbe invece il 4,1%. Dunque per Demopolis alla Camera il centrosinistra conquisterà 340 seggi, il centrodestra 128, il Movimento 5 stelle 80, la coalizione Monti 64, Rivoluzione Civile 18. La maggioranza in Senato il Pd la conquisterebbe se vincesse in Lombardia e Sicilia, ottenendo così 169 seggi: in caso contrario i seggi saranno 145, mancando la soglia dei 158 senatori.
Il Corriere della Sera invece sostiene che il Pdl si trova a 7 punti dal Pd, 29,7% contro 37,2%. Anche qui, l’incertezza del Senato passa per Lombardia e Sicilia: il centrosinistra otterrebbe una netta maggioranza col 37-38% delle preferenze, mentre l’attuale presidente del Consiglio conquista fette di elettorato arrivando al 13%, con Grillo al 15 e Ingroia tra i 4 e i 5 punti percentuali. Anche il sondaggio di Demos per Repubblica si allinea coi dati delle altre indagini: 5 i punti che dividono Pd e Pdl, con Grillo che guadagna consensi nelle ultime due settimane. Dato rilevante è la percentuale degli elettori indecisi: fino a qualche giorno fa al 30%, adesso il numero si è ridotto al 25.