Centrodestra, il puzzle dei collegi |Le quote rosa creano l'ingorgo - Live Sicilia

Centrodestra, il puzzle dei collegi |Le quote rosa creano l’ingorgo

Almeno il 40 per cento dei candidati deve essere rappresentato da donne. La spartizione dei posti.

Verso le Politiche
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PALERMO – Col vento dei sondaggi in poppa, nel centrodestra si lavora al puzzle dei collegi uninominali in vista del 4 marzo. I partiti stanno attrezzando le loro liste per la parte proporzionale, ma nei collegi ci si presenza come coalizione, e quindi i posti vanno spartiti tra gli alleati. I collegi uninominali in Sicilia sono 28, 19 alla Camera (10 in Sicilia orientale, 9 occidentale) e 9 al Senato. In ognuno sarà eletto il candidato che prenderà più voti. E il centrodestra, dopo la buona performance delle Regionali, spera di fare il pienone, come ai tempi del famoso 61 a 0. Non sarà facile centrare l’en plein: secondo diversi sondaggi i 5 Stelle sarebbero avanti nel Sud Est e forse anche nel Trapanese. In bilico c’è anche il collegio che include l’Ennese e un pezzo del Messinese, dove anche il centrosinistra può giocarsi le sue chance. Ma di certo, tra gli schieramenti in campo, quello di centrodestra è quello che parte con i favori del pronostico nell’Isola. E così, se dalle parti del Pd i posti ambiti sono quelli delle liste bloccate del proporzionale, tra Forza Italia e alleati fanno gola anche le candidature nell’uninominale.

Dei 28 collegi sul piatto, la metà dovrebbe andare a candidati del primo partito, Forza Italia. A Palermo nord ci sarà il redivivo Francesco Cascio, mentre a Palermo centro potrebbe correre Giulio Tantillo. Gabriella Giammanco sarà capolista nel proporzionale ma potrebbe anche correre in un collegio uninominale. Dalle parti del Trapanese, nel collegio di Mazara e dintorni, il forzista in campo dovrebbe essere l’ex deputato regionale Toni Scilla. A Siracusa ci sarà Stefania Prestigiacomo, capolista nel proporzionale e forse presente anche in un collegio. E qui andiamo al tema caldo di queste ore, riassumibile con l’adagio cherchez la femme. Perché il Rosatellum impone che nessuno dei due generi può superare la quota del 60 per cento nei collegi uninominali a livello nazionale. E quindi, non solo nelle liste bloccate del proporzionale, ma anche nei collegi, bisogna candidare almeno il 40 per cento di donne. Un elemento che va tenuto in conto dai partiti nella spartizione dei candidati. Gli aspiranti uomini, infatti, sono tanti, ma dovranno lasciar spazio a una decina di candidate.

Tra le donne candidate nei collegi dovrebbe esserci quasi certamente Ester Bonafede dell’Udc, Il partito di Cesa ha fatto tandem con Noi con l’Italia (in Sicilia Romano, lombardiani e Lagalla), formando la così detta “quarta gamba” della coalizione. Che nella spartizione dei collegi siciliani dovrebbe ottenerne cinque o sei, vista la buona performance delle liste centriste alle ultime Regionali (circa il 14 per cento totale). Oltre a Bonafede ci sarà l’uscente Saverio Romano. E poi? Un posto potrebbe andare all’alto uscente, il senatore autonomista Antonio Scavone. Altri nomi che circolano sono quelli di Antonello Antinoro e Giovanni Pistorio per la quarta gamba. A Catania però c’è un ingorgo: troppi big di peso che chiedono spazio per i loro. Tra i nomi sul tavolo quelli di Salvo Torrisi, Raffaele Stancanelli, Francesco Attaguile, Enzo Gibiino, Salvo Pogliese.

I giochi sono tutti da fare, sempre tenendo conto dell’equilibrio di genere. Fratelli d’Italia potrebbe ottenere quattro o cinque collegi, tanto più se come pare alla fine il partito d Giorgia Meloni chiuderà un’intesa con Diventerà Bellissima per ospitare i suoi candidati. I giochi non sono ancora fatti al riguardo, il movimento di Nello Musumeci sabato riunirà la direzione a Pergusa per tirare le somme. Il coordinatore Raffaele Stancanelli è uno dei nomi che potrebbero essere destinati ai collegi uninominali. Circola anche il nome dell’avvocato palermitano Carolina Varchi, in quota FdI.

Solo un paio dovrebbero essere i collegi riservati ai salviniani, con in pole position Alessandro Pagano per la Sicilia occidentale e Angelo Attaguile per quella orientale. Ma il conto delle donne non torna. Ne vanno candidate quattro al Senato e sette nei collegi della Camera. Altri nomi femminili che circolano sono quelli di Costanza Castello, centrista siracusana, e Marianna Caronia, forzista.


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