PALERMO – “Resistere alle fake news, agli odiatori di professione, alle promesse ingannevoli, e a tutti quelli che hanno remato contro, non era una missione semplice. Abbiamo perso le elezioni, ma non abbiamo perso la dignità”. Lo scrive Davide Faraone, neo eletto al Senato per il Pd e plenipotenziario di Matteo Renzi in Sicilia, in un post su Facebook. “Chi perde ne prende atto, rispetta il voto degli italiani e promette opposizione dura e costruttiva – aggiunge Faraone – nell’interesse esclusivo degli italiani”. Nessun accenno nello specifico alle polemiche delle ultime ore, con la richiesta di azzeramento dei vertici del partito arrivata dai Partigiani del Pd. Faraone però afferma: “Il partito è uno strumento, non un fine, è utile se fa qualcosa e non se garantisce qualcuno. Il prossimo congresso dovrà indicare una via, avere una visione e una squadra. La diversità è ricchezza, il tafazzismo no. È il momento della chiarezza”. E infine un messaggio rivolto ai dem: “Il mezzogiorno ci ha lanciato un messaggio e noi dobbiamo raccoglierlo. Se voltiamo le spalle, se facciamo finta di non sentire, se nascondiamo la testa sotto la sabbia non avremo fatto un bel servizio non a noi ma alla società. C’è un cortocircuito con i cittadini che dobbiamo risolvere”.
A stretto giro di posta arriva la replica dei Partigiani dem. “Il messaggio che il Senatore Faraone lancia stamani è ancora una volta carico di arroganza e implicite minacce di guerriglia. Ancora una volta odio politico, puramente divisivo”. Lo dice Carmelo Greco, a nome dei Partigiani Dem. “Ci saremmo aspettati che Davide Faraone chiedesse scusa al Pd, ai suoi militanti, alla sua gente. Un bagno di umiltà doveroso invece di un rilancio da ‘spadaccino’ che servirà a galvanizzare qualche ‘fedayn’ ma produrrà l’ennesimo danno al Pd. La linea politica condotta da Renzi e Faraone, che prevedeva un partito autobus, senza identità e distante dal profilo di partito di centrosinistra, ha fallito. In alcuni casi il silenzio è più dignitoso.