CATANIA – Non è censurabile il comportamento di STMicrolectronics di Catania che ha riconosciuto come eletti per la Fiom nelle Rsu soltanto i candidati votati per i due terzi degli eletti. Lo ha stabilito la sezione Lavoro del Tribunale respingendo il ricorso del sindacato metalmeccanici della Cgil, condannato al pagamento delle spese processuali. Secondo il giudice, infatti, l’azienda “si è limitata a recepire e conformarsi all’esito delle elezioni delle Rsu indette, condotte e regolate in tutti i loro aspetti dalle stesse organizzazioni sindacali”. Un terzo della quota degli eletti nelle Rsu è riservata ai sindacati che hanno firmato il contratto nazionale di lavoro, e la Fiom è stata esclusa dalla commissione elettorale perché non lo ha siglato.
“La ST – spiega il presidente Claudia Cottini – è estranea alla vicende relative alla elezione nomina delle Rsu aziendali. Ed è vincolata all’esito finale della consultazione e dell’assegnazione dei seggi così come deciso dalla commissione elettorale”. “Non vi è quindi – osserva il giudice – antisindacalità nei comportamenti della STMicroelectronics che non poteva che denegare il diritto ai permessi sindacali in qualità di Rsu ai delegati Fiom Cgil non inclusi nell’elenco degli 11 nominativi eletti nella quota dei 2/3, in conformità al risultato finale degli scrutini comunicati all’azienda”. Per questo il Tribunale del Lavoro di Catania ha “integralmente rigettato” il ricorso della Fiom Cgil, condannandola al pagamento delle spese di lite. (FONTE ANSA)