Delusione al comitato di Micari | Da Orlando fulmini sul Pd - Live Sicilia

Delusione al comitato di Micari | Da Orlando fulmini sul Pd

Il sindaco di Palermo: "I Dem hanno dato un appoggio insufficiente, partito inadeguato".

PALERMO – Sembra sempre più chiaro ormai, si prospetta una sconfitta per il candidato presidente di centrosinistra Fabrizio Micari, che si attesterebbe, in base alle proiezioni e ai primi dati reali, terzo dopo Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri. Un velo di tristezza e rammarico è dipinto sui volti dello staff e dei pochi sostenitori presenti al comitato del rettore in via libertà. Lo stesso candidato non ha ancora rotto il silenzio sul risultato ottenuto.

Lo hanno fatto apertamente, invece, alcuni dei principali esponenti del Partito democratico già dai primi exit poll di stanotte: da Davide Faraone a Lorenzo Guerini. Il vicesegretario del Pd ha parlato di “sconfitta netta e indiscutibile”. Questa mattina ha parlato anche il main sponsor del rettore palermitano, il sindaco Leoluca Orlando: “Sulla sconfitta di Micari ha pesato come un macigno la disastrosa amministrazione di Crocetta – ha detto prima di partire per Roma in un breve passaggio al comitato del candidato -. In secondo luogo, ha contribuito l’atteggiamento schizofrenico di Mdp che in altre realtà locali si è alleato con il Pd, ma in questa occasione non ha voluto farlo solo per attaccare Matteo Renzi. Volevamo continuare ad applicare il modello Palermo anche a questa tornata elettorale, ma non è stato possibile”. Orlando non risparmia il Partito democratico: “In questa occasione si è rivelata tutta la sua inadeguatezza. Non ha offerto un supporto sufficiente al candidato”.

In tarda mattinata Faraone, arrivato al comitato di Micari, ha parlato nuovamente di “sconfitta”, da imputare senza ombra di dubbio “alla volontà di alcune forze politiche di rompere un’unità che ci avrebbe visto competitivi e magari anche vincenti. Se si guarda il dato del voto disgiunto – ha continuato – si tratta di un dato inquietante che non riguarda la candidatura di Micari che noi riteniamo di qualità e all’altezza. Non siamo apparsi credibili e vincenti proprio perché divisi. La candidatura di Fava ha avuto come unico obiettivo di danneggiare il Pd, ma ormai è chiaro che tutti coloro che continuano a vedere Renzi come il nemico non fanno altro che rafforzare Salvini e il Movimento 5 stelle”.

Faraone, come Orlando, continua a difendere il progetto Palermo “al quale avevamo immaginato di dare continuità con una candidatura civica come Grasso. Io per primo ho fatto un passo indietro perché pensavo che quel progetto potesse ottenere un ottimo risultato. Ma la spaccatura c’è stata, mentre la destra si è presentata unita e ha vinto”.

Parla di “polarizzazione del voto” il segretario regionale del Pd Fausto Raciti giunto in tarda mattinata al comitato di Micari insieme al senatore Beppe Lumia. “Questo meccanismo emerge chiaramente – ha continuato Raciti – dalla distanza che ci sarebbe rispetto al risultato della coalizione del candidato presidente. Tutto questo non ha fatto altro che favorire il Movimento 5 stelle e il centrodestra. A noi non resta che riflettere, aspettando i dati reali”. E sull’influenza di queste elezioni su quelle nazionali il segretario regionale non ha dubbi: “La Sicilia ha una storia politica a sè, non ho mai creduto alla teoria del laboratorio politico nazionale. Non vedo un riflesso immediato sulle prossime elezioni”.


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