“Un candidato a sindaco, chiunque esso sia, non può prescindere dal dialogare con la Palermo produttiva. La macchina comunale deve lavorare in stretto accordo con Confcommercio ed è per questo che da sindaco creerò un tavolo di concertazione perenne proprio con i rappresentanti del settore”. Queste le prime parole di Leoluca Orlando in apertura della conferenza stampa indetta per oggi pomeriggio presso la sede della Camera di commercio.
“La ‘munnizza’ che ricopre la città credo sia una fotografia esatta del malgoverno che ci ha portati a questo punto. Palermo deve diventare la capitale mediterranea della cultura, deve rilanciarsi agli occhi del mondo come polo turistico, polo congressuale e soprattutto deve lottare per riottenere quel rating internazionale a tripla A che le spetta”.
Un programma ambizioso, quello esposto da Orlando, costituito da tre punti principali: “Per prima cosa metterò mano al bilancio con un’ operazione verità che eliminerà gli sprechi e potenzierà i servizi; successivamente riorganizzerò la macchina comunale incentivando la tempestività dei pagamenti ai fornitori del comune e infine – ha aggiunto lo stesso Orlando – allontanerò quei dirigenti che sono stati la causa del disastro odierno”.
Nel complesso quindi, l’idea del rilancio di Palermo come città culturale passerà dalla rivalutazione degli spazi verdi, dalla trasformazione della ex Fiera del Mediterraneo in un polo congressuale d’eccellenza e soprattutto “dal rilancio del benessere dei cittadini. Io mi occuperò di turismo senza occuparmi di turismo – ha esordito ironicamente il candidato sindaco, spiegando – sono convinto che l’unico modo per risollevare Palermo sia renderla una città vivibile agli occhi dei suoi cittadini: il resto verrà da sè”.
Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo sarà quello di “siglare tre patti diversi: uno sullo sviluppo, uno per cultura, scuola e formazione ed un ultimo per gli operatori del settore sociale”.
Alla domanda sul come riuscirà, eventualmente, a mantenere una maggioranza in consiglio comunale, ha inoltre risposto con estrema serenità: “Questa volta, a differenza delle precedenti, si sceglierà direttamente il sindaco con voto disgiunto. In ogni caso io ritengo che un sindaco che intende lavorare come farò io, cioè con la ricerca del più ampio consenso possibile, non potrà essere fermato da nessuno”.
A conclusione della conferenza, infine, un annuncio inaspettato: “Vi confido una cosa che non dirò mai a nessuno. Studiando il bilancio – ha spiegato Orlando – ho trovato 50 milioni di euro cash che nessun altro sa dove siano ma che possono essere usati in qualsiasi momento”.
