Una sindaca Smith a Bolognetta: "L'amore mi ha portata qui..."

Una sindaca Smith a Bolognetta: “L’amore mi ha portata qui…”

Una chiacchierata segnata dal cuore. E dalla Boheme

Che ci fa una sindaca di nome Elizabeth, di cognome Smith, nativa di Norfolk (Virginia, Stati Uniti) a Bolognetta, provincia di Palermo? Basta leggere l’intervista per saperlo. Lei, Mrs Elizabeth Smith, maritata con Danilo Lombardini, direttore musicale di palcoscenico del Teatro Massimo, è la tipica persona che non ti aspetteresti nella stanza dei bottoni. Perché è diretta, gioviale, empatica, ma come essere umano originario, non per l’abito che i politici, talvolta, indossano. Ed è un soprano di vaglia, specializzata nel repertorio contemporaneo e, tuttavia, in grado di interpretare gli affanni e i sovracuti di Mimì nella Boheme.

Allora, sindaca Elizabeth, come è successo?
“Ho seguito mio marito ed è accaduto, naturalmente non per caso, ma per volontà. Posso dire che è stata una scelta d’amore di cui non mi sono mai pentita”.

Dove vi siete conosciuti?
“Al Conservatorio di Milano. Abbiamo condiviso tutto. Poi siamo arrivati a Palermo, io lavoravo a Vienna. Erano gli anni Ottanta, il periodo della Primavera di Leoluca Orlando”.

Dal timbro si percepisce un innamoramento non sopito per quella stagione.
“Palermo si era finalmente risvegliata e stava diventando una città magnifica. Dovevamo ristrutturare casa, abitavamo a due passi dal Teatro Massimo. Nel frattempo abbiamo cercato una casetta in campagna, trovandola a Bolognetta e, alla fine, ci siamo stabiliti lì”.

Palermo nell’età dell’oro…
“Ho collaborato per progetti sociali con il sovrintendente Attilio Orlando, sono stata stagista con Marco Betta, attuale sovrintendente del Teatro Massimo. Avevo la mia esperienza alla Scala, con il repertorio contemporaneo. Lì avevo studiato con Giulietta Simionato, con Luciano Berio di cui ho cantato Outis…”.

E le interpretazioni classiche?
“Sono stata Mimì, il mio ruolo del cuore è Fiordiligi in ‘Così fan tutte’ del mio adorato Mozart”.

Che vuol dire quell’andare e venire, quel guardarmi così! Quando Mimì muore, si piange assai.
“Verissimo. La Boheme è un’opera commovente”.

Adesso lei è sindaca di Bolognetta, che prevede lo spartito?
“C’è una Sicilia bellissima che va valorizzata, anche dal punto di vista del mio settore. Ci sono voci importanti e giovani che vanno aiutati”.

Cosa farà?
“Innanzitutto restituire la fiducia e dare servizi. Sono stata assessore. Qui abbiamo avuto la pandemia, il dissesto e il commissariamento. Dobbiamo risalire la china”.

Non sarà semplice.
“No, ma io ho orecchie per ascoltare tutti. Non ho la bacchetta magica”.

La bacchetta lasciamola ai direttori d’orchestra….
(E la sindaca ride, con la sua voce piena di tintinnii mozartiani, leggeri e cristallini).


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