Emergenza rifiuti, |ecco il piano della Regione - Live Sicilia

Emergenza rifiuti, |ecco il piano della Regione

Il direttore del dipartimento Rifiuti Domenico Armenio

Predisposte le contromisure dopo l'allarme lanciato dalla discarica di Siculiana: l'idea è "spotare" l'immondizia a Palermo, Trapani e Sciacca. Ma manca l'ok degli interessati.

PALERMO – Gli incontri si terranno domani e dopodomani. Ma alla Regione non hanno dubbi: “Qualche disservizio nella raccolta ci sarà senz’altro”. Lungo vertice oggi al dipartimento regionale Rifiuti per affrontare l’emergenza discariche dopo l’annuncio, arrivato nel weekend, che la discarica del Gruppo Catanzaro a Siculiana è molto vicina al riempimento. “Al momento – spiega il direttore del dipartimento Rifiuti, Domenico Armenio – stiamo cercando di distribuire l’immondizia nelle discariche vicine. Ma, appunto, dobbiamo discuterne”.
A rischio c’è la raccolta rifiuti in 83 Comuni. Si tratta di quasi tutti i centri dell’Agrigentino, fra i quali il capoluogo, e di numerosi paesi nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta, compresa la stessa città di Caltanissetta. Al tavolo delle trattative prenderanno posto Arpa, Province e gestori delle discariche: in prima battuta, la soluzione alla quale si è pensato al dipartimento Rifiuti è far arrivare i rifiuti a Bellolampo, a Sciacca e a Trapani, ma questo progetto dovrà appunto essere discusso. Che ce la si faccia entro giovedì, quando la discarica di Siculiana potrebbe arrivare alla massima capienza, non è certo: “Speriamo di tamponare l’emergenza”, dicono alla Regione.
Più sotto controllo la situazione nella Sicilia orientale, dove qualche settimana fa è stata sequestrata la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. I rifiuti sono stati spostati nel Catanese – nelle discariche gestite da Oikos e Sicula – e a Gela, con qualche breve interruzione del servizio. Uno scenario che si ripeterà probabilmente nella Sicilia occidentale. “Qualche disservizio nella raccolta ci sarà senz’altro”, ripetono come un mantra in assessorato. Ma una soluzione, adesso, è più vicina.

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