Emergenza rifiuti, Lo Meo: |"Situazione non grave" - Live Sicilia

Emergenza rifiuti, Lo Meo: |”Situazione non grave”

Il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo

Continua con grande difficoltà la raccolta dei rifiuti a Bagheria. Con la liquidazione del Coinres e il taglio dei 189 dipendenti ‘temporary’ con contratto a tempo determinato lo smaltimento va sempre più a singhiozzo. In attesa di un soluzione definitiva dal sindaco Vincenzo Lo Meo arrivano le rassicurazioni: “il Comune si è già attivato con il noleggio di mezzi privati”.

BAGHERIA – Cataste di rifiuti che invadono strade a marciapiedi, cassonetti straripanti e cumuli maleodoranti. Si presenta in questo modo la città di Bagheria in cui, specialmente in alcune zone, la raccolta dell’immondizia va ancora a rilento. Risale a pochissimo tempo fa infatti l’emergenza rifiuti ma nonostante tutto il problema non è ancora risolto. Alla base dell’emergenza sanitaria che si prospetta sempre più vicina c’è un insieme di fattori concomitanti tra i quali la liquidazione del Coinres, il consorzio intercomunale rifiuti, energia e servizi, attualmente sotto la guida del commissario liquidatore Roberto Celico.

“La situazione dello smaltimento dei rifiuti di Bagheria è tanto semplice quanto critica – come spiega una fonte interna al Coinres che ha preferito rimanere anonima -. Da quando i cosiddetti lavoratori ‘temporary’ sono stati sospesi dal servizio non siamo più in grado di assicurare lo smaltimento delle settanta, ottanta tonnellate giornaliere di rifiuti che la città produce. Ad aggravare il problema ci sono anche i cumuli arretrati che non sono stati smaltiti e quelli formati dai cittadini che continuano ad accatastare l’immondizia laddove c’erano, fino a poco tempo fa, i cassonetti che adesso sono stati distrutti dai roghi dei giorni scorsi”.

I 189 lavoratori del Coinres, assunti inizialmente a tempo determinato per affiancare le oltre trecento unità già operanti nell’Ato, sono stati sospesi dal servizio lo scorso 10 maggio. Una riduzione così drastica di personale ha chiaramente colpito il sistema di smaltimento e raccolta dei rifiuti del comune.

“In queste condizioni il personale che si occupava del territorio di Bagheria è stato ridotto da circa settanta unità a poco più di cinquanta delle quali non tutte hanno la funzione di operare direttamente nella raccolta dei rifiuti. Così – spiega ancora la fonte interna al Coinres– è normale che l’intero sistema vada in tilt soprattutto a fronte di tre turni lavorativi a ciclo continuo, in cui evidentemente manca personale, e della diminuzione degli autocompattatori che da quattro sono diventati due perché mal funzionanti”.

A confermare la criticità della situazione anche il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo: “La situazione è certamente critica ma non un’emergenza. La liquidazione del consorzio è stata un durissimo colpo per la raccolta dei rifiuti su tutto il territorio cittadino e il continuo malfunzionamento della metà dei mezzi non fa che ritardare ulteriormente lo smaltimento. Possiamo dire però – ha aggiunto Lo Meo – che il Comune sta intervenendo per limitare i disagi alla popolazione. Già da giorni infatti ci siamo appoggiati alla ditta Tes di Bolognetta che ci ha fornito ulteriori mezzi e conducenti. Prossimamente inoltre provvederemo ad indire un bando di gara per la gestione completa da parte di privati della raccolta dei rifiuti sulla base dell’Aro, l’ambito di raccolta ottimale, ovvero un piano gestionale per lo smaltimento dell’immondizia che, una volta approvato dalla regione, renderà Bagheria indipendente almeno su questo aspetto. In questo bando – ha concluso Lo Meo – si prevederà infine che la ditta appaltatrice reimpieghi proprio gli ex temporary nello svolgimento servizio”.

Nonostante i provvedimenti già intrapresi però potrebbe manifestarsi già nei prossimi giorni un ulteriore problema. “Gli autocompattatori bagheresi – ha spiegato ancora Lo Meo – scaricano attualmente nella discarica di Siculiana che tra qualche giorno dovrebbe chiudere nell’attesa dell’apertura di una nuova vasca di raccolta. Questo potrebbe costringerci a portare i nostri rifiuti nel messinese con un ulteriore spreco di tempo e denaro”.


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