"Enel, lavoratori sotto stress" - Live Sicilia

“Enel, lavoratori sotto stress”

“Preso atto delle segnalazioni e delle proteste che ci giungono da più parti del territorio regionale, non possiamo rimanere insensibili".

PALERMO – “Preso atto delle segnalazioni e delle proteste che ci giungono da più parti del territorio regionale, non possiamo rimanere insensibili. E’ nostro compito chiedere ad Enel Distribuzione di guardare in faccia la realtà: è evidente che questa società tende a minimizzare dinanzi alle situazioni di precarietà, di inefficienza e di pericolo presenti nei propri impianti, così come sceglie di perseverare con una politica basata su scarsi finanziamenti e su una drastica riduzione delle risorse umane in tutte le attività di gestione della rete di bassa e media tensione”. Lo dice in una nota la Cisal Federenergia. “Denunciamo carenze di personale e di investimenti, per un territorio, quello siciliano, caratterizzato da un’alta densità di popolazione e di centri abitati, da un dissesto idrogeologico diffuso che determina fenomeni franosi d’inverno e situazione di caldo d’estate, con il coinvolgimento di interi tratti di linee elettriche sia aeree ed in cavo interrato, caratterizzato altresì da una eccessiva vetustà degli impianti con un’altissima percentuale di interruzioni, doppia, secondo le stime dell’Authority per l’energia, rispetto alla media nazionale. Non è concepibile che un esiguo numero di addetti possa gestire, in un contesto come quello prima descritto, un territorio che comprende decine di comuni. Non è pensabile che per una rete in espansione, gli interventi di riassetto aziendale possano comportare una riduzione degli addetti ad un quarto di quelli previsti sino a pochi anni fa. Non è tutto; il ricorso agli interventi di reperibilità avviene spesso in difformità rispetto alle regole,vanno rispettate le norme 13 ore di lavoro è 11 ore di riposo fisiologico, il personale viene sovente sottoposto a turni estenuanti di lavoro ed è continuamente stressato, non tengono conto del riposo fisiologico. Nelle Unità Operative il personale reperibile raggiunge anche le 25 ore continuative . Le località nelle quali vengono richiesti gli interventi sono spesso molto distanti l’una dall’altra e sovente sconosciute dal personale che, non di rado, è chiamato a intervenire . A fare le spese di tutto ciò sono i lavoratori, i quali con simili carichi di lavoro vedono a rischio la propria incolumità, non riescono a portare a termine la mole di lavoro assegnato, sono costretti a subire persino le rimostranze degli utenti, comprensibilmente insoddisfatti della qualità del servizio, e le contestazioni di superiori sempre più esigenti. L’atmosfera che regna in questi posti di lavoro è divenuta irrespirabile, i rapporti fra i capi unità e i subalterni tesi, non di rado si assiste a forme di pressione indebite persino in occasione di infortuni sul lavoro e un frequente ricorso a provvedimenti disciplinari. In questa situazione vi sono anche le imprese appaltatrici che lavorano per Enel Distribuzione interessate a fare rispettare le norme del riposo fisiologico ai loro Lavoratori nel rispetto delle leggi vigenti. Come sindacato chiederemo una verifica dello stress da lavoro per queste condizioni a cui sono sottoposti tutti i lavoratori, avvieremo da subito una campagna informativa e di denuncia agli organi competenti per verificare che vengono rispettati i termini dell’orario di lavoro”.

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