Enti locali, stop ai concorsi| Bisogna attingere dalle Province - Live Sicilia

Enti locali, stop ai concorsi| Bisogna attingere dalle Province

La magistratura contabile stabilisce che valgono anche in Sicilia le norme della Legge di Stabilità. Occhipinti (Idv): "Si fermi il concorso al comune di Palermo". Orlando: "Approfondimento con gli uffici".

corte dei conti
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PALERMO – Vale anche in Sicilia l’obbligo, per gli enti locali, di bloccare per due anni le assunzioni reclutando, invece, il personale delle province sciolte nel resto d’Italia. Ad affermarlo è la Corte dei Conti che lo scorso febbraio ha deciso di rispondere così a un quesito posto dal comune di Vita, in provincia di Trapani.

La questione non è di poco conto e riguarda in primis Palermo, visto che Palazzo delle Aquile ha annunciato l’indizione di un concorso per 14 nuovi dirigenti tecnici e contabili. La Legge di Stabilità 2014 prevede, in poche parole, che per il 2015 e il 2016 i comuni, se proprio devono assumere, lo facciano pescando tra coloro che dopo l’abolizione delle province sono in attesa di collocazione nella Pubblica amministrazione.

Il dubbio era se questa norma valesse anche in Sicilia, regione a statuto speciale che è dotata di province regionali che sono infatti oggetto di una trasformazione in liberi consorzi. I comuni isolani devono farsi carico del personale delle province di altre regioni? Oppure si deve aspettare una riforma locale? Si può applicare la norma in Sicilia, che ha potestà sugli enti locali? I magistrati contabili hanno fugato ogni dubbio: il comma 424 vale per tutti, “non è espressamente riservato agli enti ricompresi nelle regioni a statuto ordinario e inoltre determina dei vincoli assunzionali che non sono da ritenere incidenti sulla competenza esclusiva riservata dallo Statuto a favore del legislatore siciliano”.

La Corte dei Conti specifica che, sebbene si debba comunque attendere il completamento della riforma delle province siciliane, “sussista comunque il vincolo, per gli anni 2015 e 2016, di destinare le risorse per le assunzioni a tempo indeterminato di personale, quantificate secondo le percentuali fissate dalla normativa vigente, all’immissione nei ruoli dei vincitori dei concorsi pubblici e alla ricollocazione nei propri ruoli delle unità soprannumerarie destinatarie dei processi di mobilità”.

Insomma, anche a Palermo si dovrà fermare il concorso che l’amministrazione aveva intenzione di indire. “Il Comune ha formulato un quesito alla Funzione Pubblica su questo aspetto, ma adesso non c’è neanche bisogno di attendere la risposta – dice il capogruppo di Idv Filippo Occhipinti – è evidente che, dal momento che i concorsi vanno ripensati, questo potrebbe mettere in discussione anche la selezione per i dirigenti a tempo determinato. Lo dimostra il fatto che abbiano modificato la pianta organica. Ci aspettiamo che adesso l’amministrazione Orlando rispetti la legge, attingendo ai dirigenti delle altre province, anche se in questo caso la norma suscita più di una perplessità”.

“La cosa riguarda i concorsi, non la selezione per i dirigenti a tempo determinato – dice il sindaco Leoluca Orlando – ho chiesto un approfondimento al Segretario generale e al responsabile dello Sviluppo organizzativo per analizzare la situazione. Li incontrerò nei prossimi giorni”.

“Gli uffici senza dirigenti sono in difficoltà – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – va trovata una soluzione al più presto. Ci sono tanti funzionari che hanno fatto per anni i dirigenti e poi sono stati retrocessi. Si pensi anche a loro”.


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