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Esami di maturità | Domani il grande giorno

Ecco come si arriverà all'ultima, decisiva campanella di questo incredibile 2020
LA PROVA
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Nuove prove, stessa ansia: ancora una volta gli esami di maturità bussa alla porta degli studenti di tutta Italia, trasformati dal Covid ma non per questo meno decisivi nelle loro vite. Così, domani alle 8,30, circa 460 mila giovani saranno impegnati nel colloquio previsto dal ministero dell’Istruzione come unica prova, data l’emergenza coronavirus. La prova durerà 60 minuti, e sarà svolta in presenza e nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste.

Le commissioni

Le particolari condizioni in cui si appresta a chiudersi questo anno scolastico hanno fatto sì che venisse rivista anche la composizione delle commissioni d’esame: i commissari fanno parte unicamente dell’istituzione scolastica sede di esame, mentre il presidente è esterno. Nello specifico la normativa prevede una commissione ogni due classi, composta da sei docenti interni nominati dai consigli di classe, e un presidente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale di riferimento.

La prova

Fra le tante consuetudini modificate dal coronavirus rientra anche l’ordinanza annuale del ministero che definisce organizzazione e modalità di svolgimento degli esami di Stato: quest’anno è stata emanata solo il 16 maggio. Orizzontescuola ha raccolto alcune domande e risposte sul sito del ministero per riassumerla.

Innanzitutto, l’argomento del colloquio è stato assegnato a ciascun candidato su indicazione dei docenti delle discipline di indirizzo; i candidati hanno trasmesso per posta elettronica l’elaborato ai docenti entro il 13 giugno scorso.

La prima fase riguarda la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. A occuparsi della scelta del testo sono stati i docenti di italiano.

Poi è il turno dell’analisi interdisciplinare del materiale scelto dalla commissione. La sottocommissione predispone il materiale per il relativo candidato prima di ogni giornata di colloquio: il percorso può prevedere un testo, un problema, un progetto; insomma, tutto ciò che possa legare le diverse discipline fra loro.

Si arriva all’esposizione, tramite elaborato multimediale, dell’esperienza del “Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento” o Pcto (la vecchia alternanza scuola-lavoro) svolta durante il percorso di studi. Per descrivere l’esperienza potranno essere usate slide, video o una relazione scritta. Per chi non ha svolto il Pcto, l’ordinanza ministeriale precisa che questa parte del colloquio “è condotta in modo da valorizzare il patrimonio culturale della persona a partire dalla sua storia professionale e individuale, quale emerge dal patto formativo individuale, e da favorire una rilettura biografica del percorso anche nella prospettiva dell’apprendimento permanente. A tal riguardo, il colloquio può riguardare la discussione di un progetto di vita e di lavoro elaborato dall’adulto nel corso dell’anno”.

In conclusione, verranno accertate le conoscenze le competenze maturate dal candidato in merito a “cittadinanza e Costituzione”.

Appuntamento domani alle 8,30, per l’ultima, decisiva campanella di questo incredibile 2020.

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