Estorcevano denaro dalle buste paga dei propri dipendenti. A scoprirlo sono stati i carabinieri della stazione di Custonaci, insieme ai colleghi del Nucleo
Ispettorato del Lavoro di Trapani, che hanno denunciato per estorsione un imprenditore 53enne di Erice ed consulente del lavoro 53enne, di Custonaci.
Le indagini sono state avviate grazie alla collaborazione di alcuni dipendenti ed ex dipendenti di una ditta di resinatura marmi. I carabinieri sono riusciti a ricostruire diversi episodi avvenuti dal 2005 ad oggi.
I dipendenti assunti nel 2005, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbero stati costretti a lavorare in “nero” per quasi due anni, venendo retribuiti unicamente per le ore di lavoro effettivamente prestate. In pratica non sarebbero stati retribuiti nei periodi di ferie, nei periodi di assenza per malattia, ed a loro non sarebbero state corrisposte le tredicesime mensilità e le
indennità accessorie previste dal contratto di lavoro. I lavoratori assunti nel 2007, invece, sarebbero stati costretti, dietro minaccia di licenziamento, a firmare buste paga di importi superiori a quelli che venivano loro corrisposti mentre la differenza sarebbe stata trattenuta, senza alcun titolo, dal datore di lavoro.
Se i dipendenti protestavano con il datore di lavoro per l’iniquo trattamento, venivano prima minacciati di licenziamento e poi invitati a recarsi dal consulente del lavoro della ditta che avrebbe “consigliato” loro di firmare la busta paga gonfiata. Alcuni operai più “coraggiosi” verso la fine del 2007 sono stati licenziati per “riduzione del personale” ed hanno contestato il licenziamento nelle sedi previste e da allora sono ancora in attesa di ricevere il trattamento di fine rapporto.
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