Estorsione, 9 arresti: in manette il boss dei Mazzei di Adrano - Live Sicilia

Estorsione, 9 arresti: in manette il boss dei Mazzei di Adrano

Hanno taglieggiato un imprenditore di Santa Maria di Licodia. I NOMI

ADRANO – Che ci fosse ad Adrano una cellula dei Mazzei LiveSicilia lo aveva anticipato già diversi mesi fa. Emergeva in modo chiaro dalla lettura di alcune inchieste antimafia. Ma oggi c’è un dato investigativo che conferma la presenza dei Carcagnusi nella cittadina del famigerato triangolo della morte mafiosa. Gli alleati della famiglia di Cosa nostra sono i Lo Cicero. E gli esponenti sono finiti in manette nel blitz antiestorsione della scorsa settimana, quando la Squadra Mobile e il Commissariato di Adrano hanno eseguito dei fermi a carico di otto persone, più un arresto in flagranza. E tra i fermati c’è Cristian Lo Cicero, ritenuto il ‘reggente’ operativo dei Mazzei di Adrano. Gli indagati avrebbero taglieggiato un imprenditore chiedendo una somma di 100 mila euro. I poliziotti sono intervenuti mentre l’esattore, Francesco Lombardo, 44 anni, intascava l’anticipo di 5 mila euro. Oggi sono arrivati gli esiti dell’udienza di convalida dei provvedimenti emessi dalla Procura di Catania. Tutti gli indagati sono finiti nelle carceri di Bicocca, Siracusa e Caltanissetta. LE FOTO

Ma riavvolgiamo il nastro. I poliziotti hanno arrestato il 7 gennaio scorso a Santa Maria di Licodia Lombardo. Immediatamente dopo – per evitare fughe – la Procura ha disposto il fermo di Cristian Lo Cicero, 36 anni, Agatino Lo Cicero, 40 anni, Antonino Bua, di 39, Francesco Celeste, di 34, Maurizio Montalto, di 43, Dario Scalisi, di 24. Due giorni dopo sono stati fermati anche Giuseppe Viaggio, di 39 anni, e Giuseppe David Costa, di 40, che in un primo momento si erano resi irreperibili. 

Gli indagati, per i quali non si è ancora instaurato il contradittorio con le parti, sono accusati di estorsione aggravata. Contestata anche l’aggravante dell’appartenenza al clan Mazzei. Nelle mani della Direzione Distrettuale Antimafia diversi verbali di collaboratori di giustizia che indicano i Lo Cicero quale riflesso territoriale della famiglia mafiosa del ‘Traforo’ (via Belfiore) di Catania. 

I poliziotti, grazie a delle precise indagini, hanno scoperto che Lombardo avrebbe consegnato i 5 mila euro a Cristian Lo Cicero e agli altri personaggi arrestati. Gli investigatori hanno inoltre ricostruito che l’imprenditore, nel mese di dicembre, è stato più volte contattato e minacciato. Gli indagati avrebbero anche intimidito la vittima promettendo pesanti ritorsioni anche alla famiglia. 

Ma l’indagine non finisce qui. Quando i poliziotti hanno arrestato Cristian Lo Cicero hanno trovato circa 91 mila euro in contanti nella sua abitazione. I soldi non fanno parte dell’estorsione oggetto dell’inchiesta. Sono, infatti, stati avviati accertamenti per comprendere quali affari criminali abbiano fruttato la somma finita sotto sequestro. 


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