CATANIA – “La copiosa emissione di cenere vulcanica dall’Etna e’ diventata un fenomeno strutturale e cronico che i comuni etnei non possono piu’ affrontare con provvedimenti occasionali, serve una legge speciale”. lo afferma Fabio Cantarella, assessore all’ambiente del Comune di Catania e componente della segreteria nazionale della Lega. “Chiedere periodicamente lo stato di calamita’ davanti alle frequenti eruzioni del vulcano – osserva Cantarella – non serve a nulla, sarebbe assolutamente piu’ utile avere una normativa organica ad hoc per i comuni colpiti dai fenomeni vulcanici”.
Per l’esponente catanese della Lega il modello e’ la legge speciale per Venezia che “rappresenta un autorevole ed efficace precedente legislativo che definisce gli obiettivi strategici, le procedure per realizzarli e le competenze dei diversi soggetti istituzionali coinvolti”. “Chiedero’ a Matteo Salvini e ai parlamentari nazionali della Lega piu’ esperti, con in testa il nostro segretario regionale Nino Minardo – conclude – di portare questo tema in cima all’agenda politica. CATANIA e i comuni dell’Etna hanno bisogno di uno strumento legislativo efficace per affrontare un problema che c’e’ e ci sara’ in futuro”.
I renziani
Dall’opposizione interviene il renziano Giuseppe Gelsomino che chiede al sindaco Pogliese “di interfacciarsi in maniera immediata con il governo regionale e nazione e chiedere lo stato di calamità. La città si sveglia nera – ha detto ancora – e non si può più aspettare L a città ha bisogno di risposte, pulizia immediata delle strade e nuovi mezzi per fronteggiare l’emergenza cenere. Ogni giorno in tutte le strade vi sono incidenti di scooter e automezzi, la grande preoccupazione è che danno porterà questa terra nei nostri polmoni respirandola ormai quotidiamente.
Spero che il Sindaco, si attivi immediatamente e non perda tempo.
Coldiretti
Sale il bilancio dei danni e dei disagi alla popolazione e alle imprese con la nuova emissione di cenere e lapilli che porta a 6 mesi l’attivita’ di eruzione dell’Etna. Lo segnala la Coldiretti sul nuovo parossismo dal cratere di Sud-Est con l’ennesima nube di eruttiva con la caduta di cenere e lapilli su numerosi paesi alle pendici del vulcano. “Nelle campagne ai danni della cenere caduta sulle colture – sottolinea Coldiretti – si aggiungono cosi’ i nuovi disagi per chi e’ costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali, in molte zone dove la terra e’ stata sommersa da una coltre nera. Siamo di fronte a dei cambiamenti anche del vulcano e quindi bisogna avviare anche un nuovo sistema di interventi che salvaguardi gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc. Per questo – conclude Coldiretti – e’ ormai indispensabile l’istituzione di una vera “comunita’ etnea” che preveda norme mirate per chi e’ costretto a subire ormai periodicamente i danni della cenere”.