Etna, protesta contro l’installazione di antenne 5G a ridosso delle case

Etna, protesta contro l’installazione di antenne 5G a ridosso delle case

Costituito il comitato civico
LINGUAGLOSSA
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LINGUAGLOSSA (CATANIA) – Monta la protesta tra i residenti di via Mareneve e delle zone limitrofe a Linguaglossa, comune del versante nord dell’Etna, contro l’installazione di nuove antenne 5G vicino alle proprie abitazioni.

“No alle antenne”

Nessuna lotta contro il progresso, rassicurano del neonato comitato spontaneo, ma la necessità di tutelare la salute pubblica, individuando zone più idonee, lontane dal centro abitato, dove installare le antenne per la nuova rete di telefonia.

Da giorni ormai campeggiano sui balconi e sui cancelli delle abitazioni striscioni per dire ‘No alle antenne’.

“Noi abitanti della via Mareneve e delle zone limitrofe ci stiamo mobilitando perché abbiamo avuto notizia dell’installazione di queste antenne” spiega Francesca Vecchio, consigliere comunale d’opposizione e residente.

Le iniziative

“Cercheremo di sensibilizzare il più possibile l’amministrazione comunale affinché venga redatto un piano per individuare aree specifiche dove poter installare queste antenne, senza causare danni alla gente”, ha detto sottolineando però che “la normativa è chiara, per cui non abbiamo molti margini di azione, facciamo appello al buon senso. Istituire questo piano potrebbe essere un sistema per dare la possibilità alla popolazione di essere informata sulle scelte, di essere esposta al minimo rischio possibile”.

A sostenere il comitato nella battaglia e a chiedere l’adozione di un regolamento specifico, frutto di studi tecnici per l’individuazione di aree consone all’installazione delle antenne, sono anche gli altri consiglieri comunali di minoranza: Carmen Ferraro, Francesco Malfitana e Salvatore Malfitana.

“Siamo abbastanza preoccupati ma abbiamo anche la consapevolezza che la tecnologia deve andare avanti e che i sistemi si devono modernizzare – dichiara Ignazio Lo Presti, portavoce del comitato spontaneo di quartiere – Noi non siamo assolutamente contro questo tipo di espansione tecnologica ma vogliamo tutelare la salute nostra, dei nostri figli, dei nostri nipoti, delle persone a rischio”.

La cittadinanza

A scendere in strada donne, uomini, bambini e anziani. È tanta la preoccupazione per i possibili effetti nocivi causati da una prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche. Tantissime le firme già raccolte in pochi giorni.

“Siamo preoccupati – spiega Giuseppina Ponticello, portavoce – perché ci sono anche stati dei casi in passato di persone che non ci sono più adesso a causa delle antenne collocate qui vicino. E non erano come quelle che vogliono installare adesso, 5G, che sono ancora più potenti”.

Esponenti della maggioranza

Tra i membri del comitato spontaneo anche Giovanna Stagnitta, consigliere comunale di maggioranza e residente.

“Anche noi come gruppo di maggioranza siamo qui per lottare contro le antenne – dichiara – Io rappresento il gruppo ma sono anche una residente della via Coletta. Insieme al sindaco – conclude – lotteremo e faremo di tutto per non installare questa antenna e per tutelare la salute di tutti i cittadini”.


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