CATANIA. Due nuove bocche effusive si sono aperte, ieri pomeriggio, sul fianco del cratere di Sud-Est dell’Etna. La prima è a quota 3.250 metri circa, la seconda, più bassa, intorno a 2.800 metri. E’ quanto emerso da un sopralluogo effettuato da ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Il tasso effusivo al momento delle osservazioni era basso ed il flusso si muoveva all’interno della Valle del Bove in direzione di Monte Simone. I fronti lavici più avanzati hanno raggiunto la quota di circa 2.100 metri. L’ampiezza del tremore risulta stazionaria nella fascia alta dei valori.
E' quanto emerso da un sopralluogo effettuato da ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
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